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Bruno Semeraro: «Difficile fare politica con gli ex della Margherita»

di Redazione

11/06/2016 Attualità

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Bruno Semeraro: «Difficile fare politica con gli ex della Margherita»

Bruno Semeraro è stato sindaco di Martina Franca dal dicembre 1998 all'autunno 2001. Nell'Amministrazione Semeraro, sostenuta in Consiglio comunale da una maggioranza di Centrosinistra che al ballottaggio si alleò con il gruppo politico del presidente della Provincia Marcello Cantore, fuoriuscito dal Centrodestra, Franco Ancona era vice sindaco. Anche l'Amministrazione Semeraro, di cui l'Amministrazione Ancona è stata un po' la continuazione e la riattualizzazione, terminò anticipatamente il mandato in seguito allo scioglimento del Consiglio comunale.

Che idea ti sei fatto della caduta dell'Amministrazione Ancona?

«Sono molto dispiaciuto sia per il rapporto personale con Franco Ancona che per il legame politico durante la mia esperienza di sindaco. Ritengo che l'Amministrazione comunale abbia lavorato bene. È stato perciò un peccato che siano stati rallentati e interrotti dei procedimenti amministrativi molto importanti che stava portando avanti».

Trovi delle analogie tra la fine dell'Amministrazione Semeraro e quella dell'Amministrazione Ancona?

«L'Amministrazione comunale della quale fui sindaco cadde perché, soprattutto nell'ultima fase, quando stava portando avanti il nuovo piano regolatore, subì le forti critiche dei due consiglieri de I Democratici, Luca Conserva e Giandomenico Bruni. Ciò convinse Cantore a interrompere quell'esperienza perché ritenne che, data la loro posizione di aperta critica, non fosse più possibile andare avanti. L'Amministrazione comunale approvò il piano regolatore in una riunione di giunta. Poi andò in Consiglio comunale. Quel Consiglio comunale non si svolse perché Bruni e Conserva non si presentarono. Cantore, allora, decise di sciogliere la maggioranza di Centrosinistra».

Insomma, allora come ora ci sono state delle defezioni determinanti di due consiglieri di centrosinistra. Questa volta, oltre ad Antonio Carriero, di Franco Basile, organico a Conserva e Bruni ne I Democratici e poi ne La Margherita.

«Da quello che ho letto sul giornale, Basile voleva un maggiore coinvolgimento nella giunta attraverso un assessore di riferimento e non l'ha ottenuto. Non so perché, tre anni fa, si sia dimesso da assessore Franco Convertini e non sia stato sostituito da qualcuno del loro gruppo. Ho l'impressione che Basile fin da allora, perdendo il suo assessore di riferimento, si sia un po' allontanato dalla maggioranza di centrosinistra. Loro sono un gruppo con cui è molto difficile fare politica: questo è vero. Se devo però restare a quello che ho letto, mi viene di pensare che anche da parte del Pd e degli assessori non ci sia stata una grandissima lucidità. Forse gli assessori avrebbero dovuto dimettersi per consentire al sindaco di verificare se ci fosse la volontà di superare la situazione di conflitto nella maggioranza che lo sosteneva».

Bruno Semeraro e Giovanna Pace torneranno a fare politica?

«No: oramai siamo fuori dalla politica. Non siamo neanche iscritti al Pd. Riteniamo che le nuove generazioni abbiano dimostrato di poter esprimere delle persone capaci di amministrare la nostra città».

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