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Vincenzo Angelini: «Alle prossime amministrative riproporremo il patto generazionale»

di Redazione

12/08/2016 Politica

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Vincenzo Angelini: «Alle prossime amministrative riproporremo il patto generazionale»

Il Pd ha inaugurato la sua nuova sezione, in via Monte Grappa 23, lo scorso 22 luglio. Si è trattato, per i democratici di Martina, d’un piccolo avvenimento. Per la prima volta la sezione del partito, aperta e richiusa diverse volte in passato, è stata riaperta non in prossimità di elezioni, ma in continuità con l’attività politica svolta. A settembre, inoltre, è stata annunciata l’organizzazione d’una scuola di formazione politica, ideata da Luciano Violante, con lezioni che saranno svolte da prestigiosi relatori. Comincia a prendere piede la nuova linea affermatasi ad aprile con l’elezione a segretario di Vincenzo Angelini. 

La crisi irrisolvibile che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale, quindi alla fine dell’Amministrazione Ancona, ha manifestato la sostanziale fragilità dei legami di appartenenza al Pd. Quali sono, Angelini, le prospettive a dieci mesi dalle prossime amministrative?

«I legami di appartenenza al partito sono apparsi spesso fragili. Ma questo, ormai, vale per tutti i partiti. Per le prossime amministrative cercheremo inevitabilmente di valorizzare chi ha dimostrato di avere un legame solido con il Pd e con gli elettori. Contestualmente, però, apriremo le porte a chi si rispecchia negli ideali del Pd pur essendo rimasto fino a oggi fuori dalla vita del partito». 

Nel 2012 il Centrosinistra giunse alla scelta unitaria di Franco Ancona senza passare dalle primarie. Cosa si prevede per il 2017?

«Tutte le opzioni possono essere ancora valutate. L'unica cosa importante è che ci si una linea concordata da tutti e che insieme si vada avanti».

Qual è la tua valutazione dell’operato dell’Amministrazione Ancona?

«Ѐ stato ottimo. Nessuno è perfetto, ovviamente. E certamente si può fare sempre meglio. Ma è innegabile che la città, in questi anni, abbia fatto dei notevoli passi avanti sotto tanti punti di vista. Opere pubbliche, turismo, attività produttive, sensibilità alle politiche ambientali, cultura, eventi: in tutti questi settori si è fatto moltissimo».

Non ti chiedo se Franco Ancona sarà ricandidato perché so che, allo stato attuale, nessuno, neppure l’ex sindaco, è in grado di rispondere. Voglio invece sapere se la formula del patto generazionale, vincente nel 2012, possa essere riproposta, oppure se pensate ad altre soluzioni.

«Certamente c’impegneremo per riproporre la formula vincente del patto generazionale».

Pasquale Lasorsa, Nunzia Convertini, Gianfranco Palmisano, Stefano Coletta: sono potenzialmente credibili e affidabili come eventuali candidati sindaci?  

« Tutti i nomi che hai fatto sono certamente validissimi in termini di affidabilità: per quanto riguarda la candidatura a sindaco, non me la sento di buttare nessuno giù dalla torre. Resta chiaro che, al momento, c'è un sindaco uscente che gode d’un ampio consenso in città. Quindi questo dato non deve essere affatto trascurato». 

Il Pd punta maggiormente a un candidato sindaco espresso al suo interno o rappresentativo del Centrosinistra?

«Deve essere sicuramente rappresentativo del Centrosinistra. Se poi fosse anche del Pd, sarebbe anche meglio. Ma la nostra priorità è che sia condiviso dal popolo del Centrosinistra».

Considerati i tempi e le condizioni diverse del quadro politico e istituzionale, il Pd intende svolgere, a Martina, quel ruolo di raccordo dei corpi sociali che, anche in termini di consenso ampio, fu proprio della Democrazia Cristiana?

«Il Pd deve mirare esclusivamente ad offrire delle proposte chiare, e lo sottolineo, agli elettori. Il paragone con la Democrazia Cristiana è, a mio modo di vedere, anacronistico. Tanto è vero che, alle scorse amministrative, laddove sono state fatte delle proposte poco chiare agli elettori cercando alleanze larghe, ma soprattutto improvvisate, si è perso. Laddove agli elettori è stata presentata una proposta chiara, che non lasciava spazio a dubbi su eventuali inciuci, si è vinto. Il ruolo di raccordo con le categorie professionali e con i movimenti civici deve essere senz'altro una prerogativa del Pd. Ma questo non vuol dire che faremo liste minestrone che comprendano tutto e il contrario di tutto».

Nella foto, Vincenzo Angelini con Nunzia Convertini, già assessore e prima segretaria del Pd.

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