&cn=&curency_code=USD&bn=PP-DonationsBF:btn_donateCC_LG.gif:NonHosted){kind=small}
Perchè il voto nella sezione 9 non può essere quello
di Redazione
15/06/2017
Attualità
La foto indica il numero, scritto a penna presumibilmente dal presidente o dal segretario della sezione 9, del totale dei voti di lista validi: 738. Eppure i voti attualmente riconosciuti ai candidati sindaci insieme alle liste sono 732.
Risultano esclusi, naturalmente, i 44 (14 a Eligio Pizzigallo, 30 a Franco Ancona) attribuiti ai soli candidati sindaci e non presi in considerazione dall’Ufficio elettorale centrale perché ritenuti, a quanto sembra, parte dei 732 e non da aggiungere a essi, nonostante nella pagina di riepilogo del verbale il numero derivante dalla loro somma, 776, compaia stranamente per ben due volte: sotto la dicitura voti validi per le liste e la dicitura voti validi per i candidati alla carica di sindaco.
Tralasciando per brevità altre considerazioni, è proprio il totale dei voti di lista ritenuti validi, raffrontato al totale dei voti riconosciuti ai candidati sindaci, che dimostra come risulti inattendibile il dato elettorale della sezione 9 così come lo conosciamo. E anche da ciò risulta secondo noi evidente la necessità di riaprire il plico delle schede per conteggiarle una a una, come è stato fatto ad Asti per un caso analogo.
Ovviamente è impossibile, per logica e buon senso, che i voti riconosciuti ai candidati sindaci siano numericamente inferiori, 732, ai voti riconosciuti alle liste: 738.
Cara lettrice, caro lettore,
Cronache Martinesi fa un giornalismo di provincia ma non provinciale secondo l'idea plurale, propria di internet, che ogni punto è un centro. Fare del buon giornalismo significa fornire a te che ci leggi delle informazioni sui fatti e sul loro approfondimento. Richiede professionalità, fatica e ha un costo. Cronache Martinesi vuole continuare a proporre un'informazione libera e indipendente. Se ti piace quello che leggi, puoi liberamente contribuire con una somma, anche minima, tramite PayPal. Ci aiuterà a fare sempre meglio il nostro lavoro. Grazie.
Pietro Andrea Annicelli