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Direttore Pietro Andrea Annicelli

Le ragioni del Centrodestra

di Redazione

19/06/2017 Attualità

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Le ragioni del Centrodestra

 

«Non ho mai assistito a tanta confusione e non ho mai visto così tanti verbali di sezione e relative tabelle di scrutinio compilate in maniera errata o, in alcuni casi, per nulla». Maria Antonietta Carucci, rappresentante delegata della lista Movimento Pino Pulito per Martina, diverse esperienze come componente di una sezione elettorale in precedenti elezioni, ha seguito e continua a seguire i lavori dell’Ufficio elettorale centrale per conto della coalizione del suo candidato sindaco. 

Quali sono le vostre ragioni rispetto alla verifica nella sezione 9?

«Noi riteniamo che, nonostante la violazione dell’articolo 72 del decreto presidenziale 570/1960 che prescrive la immodificabilità dei verbali di sezione e l’apertura delle tabelle di scrutinio, non vi erano le condizioni, anche con la comparazione tra il verbale di sezione e la tabella di scrutinio, per arrivare alla conclusione di rettificare due pronunciati precedenti da parte del presidente della commissione elettorale. Ciò in considerazione delle lacunosità, delle incongruenze e delle discrasie negli atti. Il presidente Lorenzo De Napoli ha motivato tale rettifica come un errore materiale. Ma le tabelle di scrutinio risultano marcate prima della trascrizione finale sui verbali di sezione. Vale a dire che, dalle tabelle, risulta sia per il candidato Ancona che per il candidato Pulito un’unica linea continua che marca i voti assegnati. Le tabelle, cioè, non sono state compilate contestualmente allo spoglio delle schede, altrimenti avremmo trovato una marcatura trasversale, una crocetta per intenderci, su ogni casella. Inoltre, sempre sulla tabella di scrutinio relativa al candidato Ancona, non erano distinti e posizionati nelle rispettive tabelle di riferimento sia i voti collegati alle liste, 222, che quelli relativi al solo candidato sindaco, 30. Non erano marcate altresì le 208 preferenze per il candidato Pizzigallo, né le tabelle relative alle schede nulle e bianche. Inoltre, essendo stato notificato il ricorso del Tar al presidente della commissione elettorale prima della rettifica del provvedimento, riteniamo e sosteniamo che la sua decisione abbia invaso la sfera del potere giurisdizionale del Tar, organo al quale spettava effettivamente la decisione sul merito della questione». 

Voi avete messo in discussione anche i dati della sezione 39.  

«Noi abbiamo presentato una istanza il 15 giugno nella quale abbiamo chiesto il riesame di alcune sezioni, tra le quali anche la 39, perché abbiamo notato che il numero dei votanti superava il numero delle preferenze di lista e non solo: ad esempio, su molti verbali di sezione il paragrafo relativo al riepilogo non è stato compilato. Il 17 giugno sono state verificate le tabelle di scrutinio della 39 ed effettivamente il numero dei votanti, 622, risulta inferiore alle preferenze di lista, 649. Abbiamo chiesto al presidente De Napoli la comparazione con i dati dei verbali di sezione e anche qui abbiamo trovato delle discrasie. L’Ufficio elettorale, a causa delle nostre contestazioni, sulla base dei dati in loro possesso non è stato in grado di convalidare i risultati relativi ai voti riportati dalle liste dei candidati alla carica di consigliere comunale, chiaramente collegate anche al sindaco. Ciò perché il dato del verbale di sezione e delle tabelle di scrutinio è incompatibile con il numero dei votanti perché superiore, quindi erroneo. Abbiamo verbalizzato l’istanza da indirizzare al prefetto per il tramite del presidente dell’Ufficio elettorale. In essa abbiamo chiesto la sospensione temporanea del ballottaggio data la situazione dei due candidati sindaci individuati con il provvedimento di rettifica. È però restata inevasa e rigettata. L’Ufficio ha inviato comunque al prefetto la richiesta di delucidazioni su come poter superare questa criticità». 

Perché nella 39 i voti di lista superiori ai votanti potrebbero influire sui voti ai candidati sindaci?

«La preferenza alla lista è collegata con al suo sindaco. Va da sé chiedersi come verranno redistribuite le preferenze ai singoli candidati sindaci collegate alle preferenze espresse dagli elettori sulle liste e sui candidati». 

Qual è la vostra valutazione complessiva dello spoglio nelle quarantaquattro sezioni di Martina e dei dati che ne sono scaturiti finora?

«Riteniamo, da dati in nostro possesso, che ci siano 753 preferenze in più rispetto ai votanti e non assegnate». 

Pensate che sia possibile il riconteggio, come è accaduto ad Asti, delle schede elettorali nelle sezioni con dati contestati come la 9 e la 39?

«Sicuramente le istanze sono state avanzate, depositate e regolarmente indirizzate al presidente del Tribunale e al prefetto. I quali sono stati resi edotti puntualmente sulla situazione imbarazzante che si è verificata a Martina».  

Sui social network molti chiedono di riconteggiare le schede in tutte le sezioni. Le sembra possibile? 

«Siamo fiduciosi che venga al più presto adottato un provvedimento, seppur anomalo e non previsto dalla legge, basti pensare alla vicenda di Asti, che porti alla sospensione del ballottaggio e al riconteggio di tutte le schede delle 44 sezioni di Martina Franca». 

Esiste il rischio di rinviare il ballottaggio?

«Suppongo che sia possibile».

* * *

 

Nella foto, particolare del Palazzo del Governo di Taranto, sede della Prefettura.

 

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