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Violenza alle donne in ascesa: 56 nel territorio hanno chiesto aiuto

di Redazione

25/11/2021 Sociale

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Violenza alle donne in ascesa: 56 nel territorio hanno chiesto aiuto

 

Nel 2020 cinquantasei donne si sono rivolte al Centro antiviolenza Rompiamo il silenzio, operativo nell’Ambito Territoriale 5 Martina-Crispiano. Lo fa sapere in una nota stampa l’Amministrazione comunale in occasione, oggi, della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. L’assessore ai Servizi Sociali, Tiziana Schiavone, rileva l’importanza di «continuare a sostenere le azioni del Centro antiviolenza in considerazione della funzione di grande rilevanza che svolge sia in fatto di prevenzione che di contrasto al drammatico fenomeno della violenza contro le donne». Si tratta di «un fenomeno che, come si evince dai dati, purtroppo non è lontano da noi, ma fa parte della nostra realtà territoriale».

Delle cinquantasei donne, trentuno sono residenti a Martina, sei a Crispiano, diciannove in altri comuni vicini. Quarantotto sono italiane, otto straniere. Trentanove hanno figli, per complessivi quarantacinque minori. Diciassette hanno presentato denuncia: un numero ritenuto esiguo.

Il Centro Antiviolenza ha anche continuato l’attività di sostegno psicologico, legale e sociale alle trentasette donne prese in carico prima dello scorso anno. È inoltre presente un’attività di cohousing nella quale, nel 2020, sono state inserite tre donne con figli a carico. Una donna è stata invece inserita in una casa rifugio.

Si tratta di strutture sostenute dall’Ambito Territoriale 5 Martina-Crispiano che, negli ultimi diciotto mesi, ha impegnato quarantamila euro per sostenere il Centro antiviolenza con cui intercorre una convenzione dal 2014. Altri ventimila euro sono stati destinati alle rette della casa rifugio per donne e minori

Il Centro antiviolenza, presente con sedi sia a Martina che a Crispiano, svolge anche un’importante attività di prevenzione sia nelle scuole superiori che sul territorio, oltre a un’attività di coworking finalizzata a facilitare il percorso di fuoriuscita delle vittime dalla situazione di violenza. Coloro che hanno bisogno di aiuto e vogliono segnalare situazioni a rischio possono telefonare al numero 331 7443 573, attivo vent’quattr’ore su ventiquattro, oppure al 1522, il numero nazionale anti violenza che indirizza le vittime al Centro più vicino.

La nota stampa del Comune conclude: «Anche sul nostro territorio, come a livello nazionale, nell’anno dell’exploit della pandemia si è registrato un marcato trend in salita del fenomeno, pari al 40% circa. Stando alle statistiche su scala nazionale, l’aumento dei casi è legato anche al periodo del lockdown che ha reso più difficile la convivenza domestica di situazioni già caratterizzate da tensione».

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