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Franco Massafra, comunista idealista: un ricordo nel giorno del lutto

di Redazione

03/12/2021 Attualità

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Franco Massafra, comunista idealista: un ricordo nel giorno del lutto

 

Ancora un lutto nella Sinistra martinese. È morto prematuramente, a sessantasei anni come conseguenza d’un ictus che nei giorni scorsi lo aveva portato in rianimazione, Franco Massafra, leader storico dei comunisti martinesi restati tali nelle diverse formazioni ispirate al Partito Comunista Italiano fondato a Livorno nel 1921 e dissolto a Rimini nel 1991. Di seguito, un ricordo di Pietro Andrea Annicelli. 

C’era idealismo, sincera ingenuità, serena caparbietà e perfino candore in Franco Massafra quando parlava del comunismo e dei comunisti. Il posizionamento politico, per lui, valeva quello che per Pietro Nenni era il significato del socialismo: portare avanti quelli nati indietro. E non aveva dubbi d’essere dalla parte giusta: quella dei lavoratori o, per dirla con un linguaggio desueto ma significante, degli sfruttati contro gli sfruttatori, degli oppressi contro gli oppressori.

Questo suo massimalismo candido si scontrava con la doppiezza della politica politicante che ha spesso usato il consenso minimo dei comunisti di Martina, poche centinaia di voti, per scopi altri. Ma non toglie valore alle battaglie ideali di Franco, consapevole che Martina non è in Emilia ma anche che, con la tenace sopportazione delle minoranze, valeva la pena farsi carico di testimoniare l’antifascismo, l’impegno civile, quello per il lavoro, quello per i diritti negati, il dovere della memoria, e così via.

Mi divertivo quando lo incontravo, e negli ultimi anni su Facebook, a sfotterlo con qualche battuta a sfondo politico. Mi rispondeva a tono e ridevamo insieme, qualche volta anche con suo figlio Alessandro quando lo accompagnava, di tante situazioni più o meno divertenti. Ad esempio, la sezione di Rifondazione Comunista (Franco, all’epoca, era dei Comunisti Italiani) trasformata in una rosticceria per attirare giovani leve. Oppure, di quelli della Margherita che erano politicamente asessuati. E così via.

Era a disagio quando, per disincantarlo, gli parlavo del comunismo di Stalin finanziato da capitali anglosassoni analoghi a quelli che avevano portato al potere Hitler. Ma sapeva anche essere un combattente leale, pacifico e instancabile per le cause che riteneva giuste e che in gran parte lo erano. Ciò perché Franco, uomo in mezzo ad altri uomini, istintivamente coglieva, con la bontà degli umili, le loro necessità pratiche e immediate, non negoziabili per dignità.

Credo d’essere stato ai suoi occhi una specie di compagno bizzarro, più o meno socialista, che però guadagnava punti perché diceva quello che pensava in maniera schietta e irriverente. Alla fine, sulle questioni locali, generalmente si fidava di quello che gli dicevo. E l’ultima volta è arrivato a chiedermi se fossi stato disponibile a firmare affinché il suo partito presentasse la lista. Non ero a Martina, ma gli dissi che, se fosse stato necessario, sarei tornato apposta per lui. Non fu necessario, ma l’avrei fatto. La prossima lista comunista, Franco, la presenterai alle elezioni della Martina del Cielo.       

Il funerale di Franco Massafra sarà domani, sabato 4 dicembre, alle ore 15.30 presso il cimitero di Martina Franca. In primo piano, l'immagine scelta dai suoi familiari per salutarlo sulla sua bacheca di Facebook.

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