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Marraffa ha un sogno: fare il sindaco?

di Piero Angelini

22/05/2016 Attualità

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Marraffa ha un sogno: fare il sindaco?

Michele Marraffa ha dato il via il 1 maggio alla campagna elettorale per le amministrative del 2017. Lo ha fatto un anno prima: evidentemente aveva tante cose interessanti da dire.

«Martina Franca, settecento anni di storia calpestati, maltrattati e dimenticati in quattro anni di Amministrazione Ancona…».

Booommm!!! Cominciamo bene, oltretutto con largo anticipo, a spararle grosse!

E ultimamente si sbagliano le ricorrenze. Festa della Liberazione: conferenza su una teoria inesistente chiamata gender. Festa del Lavoro: portano la gente in piazza per il primo comizio politico quando si potrebbe parlare di come fare a trovare un impiego. O almeno ascoltare un bel concertino, gustare un succulento panino con la sasizza

Mmmh … No. Questo lo fanno i comunisti.

Allora ci siamo dovuti sorbire il via ai comizi nonostante le elezioni comunali siano fra un anno.

No, non ce la possiamo fare: pietà! Ascoltare comizi per un intero anno sullo Stradone al freddo, al vento e al caldo, è logorante. Iniziare il Primo Maggio poi: ecchecavolo!

Ma perché delle brave persone, come quelle di Idealista, quando salgono su quel diabolico palco, lasciano sul marciapiede l'onesta verità come se pesasse troppo, impossibile da portare su per tre soli gradini?

«Il problema della Martina-Locorotondo l'Amministrazione comunale lo conosceva dal 2013!». Torniamo indietro nel tempo... Diciamo pure: una quarantina d'anni? Tutti ricorderanno che, passando in macchina da quella strada, papà diceva: «Chiudete i finestrini».

«L'Anas è andata dalla Procura della Repubblica perché l'Amministrazione comunale e l'Acquedotto Pugliese non intervenivano». E che ci sta a fare un dirigente dell'Anas tra gli indagati?

Un giovane d'Idealista poi, evidentemente vittima dell'influsso fuorviante di quel palco, declama: «Noi non abbiamo mai visto il Pd in piazza contro l'ospedale!». Dal pubblico: «Bravoooo! Bravooo!». Vedete che confusione? Si applaude pure a frasi come questa.

Poi giù con un minestrone di promesse: digitalizzazione degli uffici comunali, niente più file agli sportelli pubblici, più verde, meno tasse, trasformare la spazzatura in oro e un pizzico di marò che non guasta mai.

Per favore, fatelo benedire quel palco perché, ripeto, chi ci sale sopra, da persona tranquilla si trasforma in un persuadente Verbal Kint!

Per favore, futuri aspiranti sindaci, da qui a un anno non ci riempite la testa di fesserie perché noi le prendiamo per buone!

Raccontateci la verità. Non importa se non è sempre piacevole.

Non è difficile. Ci vuole solo un po' di coraggio.

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