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L'impegno per la prevenzione di Francesco Pastore

di Redazione

09/05/2017 Sociale

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L'impegno per la prevenzione di Francesco Pastore

«Il mio ambulatorio di pediatria, convenzionato con la Asl Taranto, riaprirà il giorno 15 maggio, lunedì, alle ore 16. Ciò si rende necessario in quanto nella prossima settimana dovrò sottopormi ad ulteriori accertamenti che non mi avrebbero permesso una regolare attività lavorativa. Ringrazio di cuore i miei colleghi pediatri dottoressa Calella, dottor Fanelli, dottor Giacobelli e dottor Vinci che mi stanno sostituendo in questo periodo per me difficile». Francesco Pastore rallenta il suo dinamismo dopo un problema di salute in via di superamento. In precedenza, nelle scorse settimane, è stato un protagonista della medicina di servizio attraverso i corsi, l’ultimo un mese fa in occasione del Lions Day dei locali Lions Club, per le manovre di disostruzione pediatrica, per l’utilizzo dei defibrillatori automatici e per la prevenzione dai tumori.   

Sei stato tra i promotori del progetto Martina città cardioprotetta. A che punto siamo?

«Siamo in una seconda fase del progetto che prevede dei corsi di formazione per imparare a usare i defibrillatori semiautomatici e rendere così più sicura la nostra città. Grazie alla sensibilità di diversi imprenditori e commercianti, Martina sarà infatti dotata di altre dieci postazioni con defibrillatore semiautomatico oltre a quelle già esistenti. Tutti gli operatori saranno formati in corsi con didattica dell’American Heart Association, che prevedono il rilascio di un brevetto internazionale valido ventiquattro mesi a cura del Training Site Simba dell'International Training Center Squicciarini Rescue di Roma».

Sei anche impegnato nella prevenzione dei tumori e svolgi un’attività di comunicazione nelle scuole.

«Ormai sono diversi anni che il Lions Club International porta avanti il Progetto Martina, che prende il nome di una ragazza che, deceduta per un tumore, lasciò come testamento che si parlasse ai giovani della prevenzione». 

In che maniera gli studenti sono recettivi rispetto a questo argomento, sicuramente complesso?

«Durante l'incontro si parla non solo di prevenzione dei tumori, ma anche di corretti stili di vita e dell'abuso di alcool, fumo, droghe, oltre che della necessità di una corretta alimentazione. Sono argomenti che interessano i ragazzi. E non se ne parla mai abbastanza». 

Quali sono i principali suggerimenti rispetto alla prevenzione che vengono trasmessi ai giovanissimi?

«Vengono trattati i tumori della mammella, dell'utero, dei testicoli, della pelle. Grande spazio, quindi, a tutti gli esami che servono per diagnosticare in tempo questi tumori come la mammografia, il pap-test, l'autopalpazione, oltre a un’adeguata protezione dai raggi ultravioletti per la prevenzione del melanoma, uno dei tumori più maligni, che colpisce la pelle» 

In che maniera sono organizzati i service dei Lions?

«In genere il materiale viene approntato a livello centrale e poi distribuito a tutti i club. Ho avuto l'onore di preparare uno dei capitoli che poi sono stati diffusi a livello nazionale, ovvero quello sulle leucemie e i linfomi. Ogni club in Italia contatta le scuole e vengono fissati gli incontri da tenere con i ragazzi». 

Qual è il feedback che riscontri?

«Personalmente è un’esperienza molto positiva. I ragazzi ricevono un questionario di gradimento, preparato a livello centrale, che ci serve come guida per migliorare la qualità dei nostri incontri».  

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