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Elezioni comunali: il dato della sezione 9 era esatto

di Redazione

31/10/2017 Attualità

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Elezioni comunali: il dato della sezione 9 era esatto

 

Era esatto il conteggio delle preferenze ai candidati sindaci nella sezione 9. Lo ha confermato questa mattina il riconteggio delle schede effettuato, nella Prefettura di Taranto, dalla dirigente competente alle consultazioni elettorali, Teresa Pricolo. Quindi era anche esatta l’attribuzione a Franco Ancona dei trenta voti che l’Uce, l’Ufficio elettorale centrale, gli aveva inizialmente sottratto a causa del verbale compilato in maniera erronea, come peraltro era stato riconosciuto dal presidente e da altri componenti del seggio.  

Il riconteggio delle schede ha fornito esattamente gli stessi dati già formalizzati dall’Uce prima del ballottaggio: Pino Pulito 257 voti, Franco Ancona 252, Eligio Pizzigallo 222, Franca Pulpito 23, Angelo Gianfrate 21, Franco Massafra 1. Sono stati confermati anche i quattordici voti in più a Pizzigallo che gli erano stati attribuiti dall’Uce, come ad Ancona, dopo il confronto con le tabelle di scrutinio.   

L’errore dei componenti della sezione 9 era stato scrivere sul verbale per Ancona e Pizzigallo, alla voce riguardante il dato complessivo, i voti ottenuti come candidati sindaci insieme alle liste, segnando correttamente nella colonna dei voti ai singoli candidati sindaci i numeri 30 e 14 che però, a causa dell’errore, risultavano sottratti invece che compresi nella precedente cifra, che risultava quindi parziale: 222 per Ancona, 208 per Pizzigallo. Per Pulito, invece, era stato scritto correttamente il dato complessivo, 257, senza però scorporare i voti come singolo candidato sindaco, per cui era stato scritto 0 nell’apposita colonna lasciando il dubbio che non ne avesse ottenuti.

Solo il riscontro con le tabelle di scrutinio, compilate peraltro in maniera discutibile, ridava a ciascuno i suoi voti, lasciando però il dubbio d’inesattezze che è stato fugato questa mattina riconteggiando le schede in Prefettura. Proprio il dato iniziale della sezione 9 aveva permesso che un riscontro di tutti i comitati elettorali, il ballottaggio tra Ancona e Pizzigallo, fosse ridiscusso ritenendo secondo non più Ancona ma Pulito con sette voti più per effetto della sottrazione dei trenta voti menzionati.

Nel suo ricorso, Pulito si è ampiamente lamentato per il cambiamento di valutazione dell’Uce, nella fattispecie del presidente Lorenzo De Napoli, a suo avviso senza che ce ne fossero i presupposti non essendoci stati fatti nuovi rispetto alle istanze di Ancona inizialmente respinte. In realtà l’Uce, in occasione della quarta istanza, aveva preso atto per la prima volta che i dati considerati fino a quel momento determinavano la circostanza, impossibile, di avere un numero di votanti inferiore al numero dei voti ai candidati sindaci. Solo riportando il dato di Ancona da 222 a 252 i conti quadravano. Da lì la decisione di consultare le tabelle di scrutinio.

Nessun ripensamento di De Napoli in assenza di fatti nuovi, quindi, ma presa d’atto dell’Uce che i numeri non potevano essere quelli che aveva considerato. I fatti gli hanno dato ragione e il riconteggio odierno mette la parola fine. Pulito non recupera, quindi, i tre voti che aveva rivendicato. Resta il riconteggio nelle sezioni 13 e 39 ad alimentare il suo convincimento di avere diritto al ballottaggio.    

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