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Direttore Pietro Andrea Annicelli

Presentato a Milano il Festival della Valle d'Itria

di Redazione

07/05/2018 Cultura

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Presentato a Milano il Festival della Valle d'Itria

 

«È un cartellone che, nel sorprendente incontro tra Händel e la Scuola musicale napoletana, esalta la più pura tradizione belcantistica italiana». Così parlò Alberto Triola, direttore artistico del Festival della Valle d’Itria, nella presentazione, oggi al Piccolo Teatro di Milano, della 44ª edizione della manifestazione.

Eclissi d’amore è il titolo d’un cartellone con opere rare, repertorio barocco e l’omaggio a Gioacchino Rossini: in tutto circa trenta eventi in venti giorni, dal 13 luglio al 4 agosto. A firmarlo, Triola e il direttore musicale Fabio Luisi (a sinistra e al centro nella foto con Franco Punzi, a destra).

«Il Festival della Valle d’Itria sviluppa di anno in anno un filo rosso attraverso quattro secoli di teatro musicale, nel segno della tradizione belcantistica italiana che Rodolfo Celletti faceva risalire al recitar cantando monteverdiano» ha evidenziato Triola. «L’edizione 2018 si concentra sul periodo d’oro del belcantismo: dal 1718, anno di composizione del Rinaldo napoletano e del Trionfo dell’onore di Scarlatti, al 1825, con il debutto in scena di Giulietta e Romeo di Vaccaj». Inoltre: «Un festival, però, non sarebbe tale se rinunciasse a integrare il rigore della proposta, e la coerenza del suo percorso con la fantasia e la curiosità di inoltrarsi su sentieri anche molto divergenti tra loro, che continuano a testimoniare la straordinaria fecondità dell’invenzione originaria e le potenzialità tutt’ora dirompenti del teatro in musica. Per questa 44ª edizione abbiamo scelto un titolo particolarmente barocco, Eclissi d’amore: il buio improvviso e raggelante che segna il passaggio dall’incanto del più idealizzato dei sentimenti alle ombre della disillusione, e addirittura al buio della lacerazione e al dramma».

«La presentazione di questa mattina, tradizionale appuntamento al Piccolo Teatro Grassi, ha segnato un’ulteriore conferma della validità del nostro progetto artistico» ha invece rilevato Franco Punzi, presidente del Festival. «Mi auguro che anche la 44a edizione possa offrire un contributo significativo al teatro italiano e in particolare alla musica, e che possa incontrare l’interesse di critica e di pubblico, soprattutto in questo momento di incertezze per gli artisti e per gli organizzatori». La novità è la collaborazione con la Fondazione della Notte della Taranta, il cui presidente, Massimo Manera, ha dichiarato: «Con la volontà di tutti, quest’anno abbiamo avuto la capacità di unire le forze della Fondazione della Notte della Taranta con quelle del Festival della Valle d’Itria, i due festival più importanti della Puglia. Questa collaborazione proietta l’impegno reciproco nell’approfondimento della tradizione popolare del tarantismo e del repertorio operistico». Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia, a sua volta ha riscontrato: «Abbiamo inquadrato quest’edizione 2018 in quello che possiamo definire lo slogan delle politiche culturali della Regione Puglia: “Beato colui che è in grado di dare ai propri figli radici e ali”. È un’immagine che rispecchia perfettamente l’identità del Festival».

Fabio Luisi, infine: «Artisticamente sono nato al Festival della Valle d’Itria: i miei padri sono stati Alberto Zedda, Rodolfo Celletti e Franco Punzi. I loro insegnamenti hanno nutrito la mia generazione che ha adesso il compito di trasferire questo sapere ai giovani, nella speranza che il ciclo non si interrompa. In questo senso, assume maggiore importanza il coinvolgimento dei giovani musicisti di un’orchestra di qualità come quella dell’Accademia alla Scala, che speriamo possa trovare a Martina Franca un’occasione di crescita. A rendere ancora più solida la proposta musicale del Festival è la presenza della Scintilla di Zurigo, un'orchestra specializzata nel repertorio barocco che darà prestigio alla produzione del Rinaldo».

 

Il programma della 44a edizione del Festival della Valle d’Itria

Fotografia di Gianfranco Rota, per gentile concessione del Festival della Valle d'Itria.

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