cronache martinesi

Direttore Pietro Andrea Annicelli

ELEZIONI COMUNALI 2017


Ore 23.45. Il candidato sindaco Eligio Pizzigallo diffonde la seguente nota stampa: «Ho appreso della decisione assunta nel pomeriggio di oggi dal Comitato elettorale centrale. Accertato dunque che sarà Franco Ancona a disputare con me il turno di ballottaggio, esprimo la mia solidarietà nei confronti di Pino Pulito e della sua squadra che hanno vissuto e gestito questa difficile fase di assoluta incertezza palesando grande correttezza e rispetto delle regole. Dover abbandonare una importante tornata elettorale come questa solo per pochi voti acuisce certamente non solo la delusione ma anche il dispiacere di lasciare la competizione nonostante la fiducia ricevuta da una rappresentanza importante della comunità martinese, pari a circa il 30% dell'elettorato. Nel rivolgere dunque la mia vicinanza a Pulito, auspico ora che la campagna elettorale, come ho già avuto modo di ribadire, possa essere condotta con gli animi sereni e nel rispetto di valori importanti, quali lealtà e correttezza, nell'interesse della città».

Ore 21.50. Il comitato elettorale di Franco Ancona emette la seguente nota stampa: «L’Ufficio Elettorale Centrale ha riconosciuto l’errore materiale alla sezione n. 9 ed ha riattribuito ad Ancona quei 30 voti che gli consentono ora di competere con Eligio Pizzigallo. Dopo la verifica delle tabelle di scrutinio della sezione n. 9, l’Ufficio ha provveduto, altresì, a controllare altre dieci sezioni su richiesta dai delegati delle liste a sostegno di Pino Pulito non riscontrando variazioni rispetto al dato ufficiale già acclarato. “Il risultato raggiunto - ha commentato il candidato sindaco Franco Ancona - restituisce serenità al prosieguo della campagna elettorale dopo giorni segnati dall’incertezza. Nonostante le altalenanti vicende che hanno caratterizzato le ultime ore, l’elettorato a sostegno di entrambi i candidati ha dimostrato grande senso di civiltà e di responsabilità. Oggi Martina ha la grande occasione di rinnovare definitivamente l’intero quadro politico locale lasciando a casa un apparato di potere che ha governato la città sino a cinque anni fa e che ha tentato in tutti i modi di tornare in gioco. Continueremo a mettere in campo la nostra visione di città fiduciosi del sostegno dei cittadini che, in questi giorni, ci sono stati vicini».

Ore 19.30. L'Ufficio elettorale centrale, dopo aver ammesso al confronto dei verbali con le tabelle di scrutinio d'una decina di sezioni su richiesta del Centrodestra che riteneva che potessero esserci dei voti per Pulito non riscontrati, ribadisce il vantaggio di 23 voti in favore di Ancona, che va così al ballottaggio con Eligio Pizzigallo.

Ore 18.00. L'Ufficio elettorale centrale, con il voto determinante del presidente Lorenzo De Napoli, riconosce l'errore commesso nel riscontrare i voti della sezione 9 dall'esame incrociato del verbale e delle tabelle di scrutinio, da cui si evince che i voti per Franco Ancona sono 252 e non 222. Ancona ritorna a prevalere su Pino Pulito per 8397 voti rispetto a 8374

Ore 15.00. La segreteria del locale Partito Comunista Italiano ha proposto la seguente analisi del voto: «Rispetto al 2012, a parità di elettori, questo primo turno delle elezioni comunali registra un -4% dei votanti, corrispondente a circa 1600 cittadini che hanno deciso di non votare. Questo primo dato ci porta a pensare che il disinteresse della popolazione martinese verso la politica ricalca a grandi linee l’andamento nazionale che vede crescere sempre di più l’astensionismo e l’indifferenza. Dei 29400 votanti, è assolutamente chiaro come l’elettorato si sia concentrato esclusivamente su tre coalizioni, e questo è confermato anche dall’esigua distanza, in termini numerici, che c’è tra i rispettivi candidati sindaci. Al netto di una fetta consistente di voti nulli e non espressi, il restante 6% circa di voti validi è ripartita tra i candidati sindaci che sono stati sostenuti da una sola lista. Riteniamo che l’inganno del voto utile abbia condizionato fortemente la scelta dei cittadini, premiando le coalizioni prima ancora dei programmi presentati. In questo contesto, il Pci registra un dato non soddisfacente, attestandoci su percentuali di pura testimonianza, che mal si conciliano con l’attività politica che svolgiamo giornalmente in città. Crediamo che la società martinese non sia pronta ad accogliere indirizzi di governo rivoluzionari e, soprattutto, di sinistra. Le ideologie, che rappresentano diversi modi di assegnare un senso alla storia e alla politica, sono state cancellate dal favoritismo, dal clientelismo e quindi da una sostanziale rinuncia all’assegnazione di un senso alla vita pubblica. Una cosa è certa, analizzando i risultati elettorali, delle tre coalizioni che hanno preso più voti, due appartengono a formazioni di destra e questo dimostra ulteriormente come una vera rivoluzione a Martina sia, almeno per ora, molto difficile da realizzare. Registriamo, inoltre, un arretramento della coalizione guidata dall’ex sindaco Ancona, che passa dal quasi 41% al 30%, perdendo 11 punti percentuali rispetto al 2012 e allo stesso modo il Pd perde 800 preferenze di lista. Riteniamo che questa perdita di consenso sia determinata da due fattori: la politica nazionale del partito democratico, totalmente a favore dei potentati finanziari, al servizio delle multinazionali e delle banche e sempre più lontana dai bisogni reali del popolo, e la politica locale dell’Amministrazione Ancona che, in molte occasioni, si è dimostrata sorda alle istanze della comunità e non ha portato a termine il programma amministrativo del 2012. Se guardiamo alle altre formazioni maggioritarie, ci troviamo di fronte a due Destre diverse, ma allo stesso tempo complementari. Da una parte, la Destra più estrema che sostiene Pulito e che si fa portavoce di politiche dell'intolleranza, dell'odio, del razzismo e della violazione di diritti dell'uomo, così come sta avvenendo in queste ore a livello nazionale per l'introduzione dello ius soli; dall'altra, una Destra che si reputa più centrista, che sostiene Pizzigallo e che si accompagna a partiti trasformisti, paragonabili alla palude del periodo della Rivoluzione francese, pronti a schierarsi in base a meri interessi di parte. In definitiva, ci troviamo di fronte a tutto ciò che rappresenta l'antitesi, nella maniera più assoluta, del Partito Comunista Italiano e dei principi a cui ci ispiriamo. In un quadro così incerto, non potevamo certo immaginare una gestione scadente e a tratti dilettantistica della macchina elettorale. Basti pensare che all’interno di alcuni seggi si sia creata una situazione vergognosa, con presidenti incompetenti costretti a giustificare a posteriori verbali acquisiti dalla commissione elettorale. A 5 giorni dallo scrutinio non è ancora ben chiaro chi è il candidato che sarà impegnato nel ballottaggio contro Eligio Pizzigallo. Sul sito del Comune i risultati definitivi sono incompleti ed i candidati sono costretti a rivolgersi al Tar per vedere confermati i propri voti. In conclusione, siamo di fronte ad una gestione completamente inadeguata ai tempi che viviamo. Riteniamo che ogni cittadino abbia il diritto di veder riconosciuto il proprio voto e pertanto auspichiamo una rapida soluzione della vicenda. Tuttavia, non possiamo non evidenziare l’incoerenza del Partito Democratico che, in nome del diritto costituzionale, ricorre al Tar e istruisce un’interrogazione parlamentare per difendere 30 voti, ma allo stesso tempo si fa promotore di una nuova legge elettorale che istituisce alte soglie di sbarramento, calpestando il diritto dei milioni di cittadini italiani che votano partiti minori. Inoltre, non possiamo tacere sul fatto che nessuno dei parlamentari firmatari della stessa interrogazione sia stato così celere in occasione di gravi incidenti all’interno di fabbriche o per chiedere spiegazione all’Electrolux, dopo il licenziamento del lavoratore Augustin Breda, solo perché denunciava condizioni di lavoro dannose per la salute. Questo atteggiamento autoreferenziale crea una barriera insormontabile con la vera Sinistra e, alla luce di quanto fin qui dichiarato, appare evidente che al ballottaggio il Partito Comunista Italiano non sosterrà nessuna delle realtà in campo, qualunque essa sia. Ormai cresce sempre più la distanza tra ciò che riteniamo sia necessario fare per una comunità e quanto viene proposto da tutti gli altri. Noi, nel ringraziare le elettrici e gli elettori che ci hanno votato, chi si è riconosciuto nel nostro progetto, siamo impegnati sin d’ora a dare vita ad una coerente iniziativa politica sul territorio».

 

16 GIUGNO 2017


Ore 23.40. Franco Ancona diffonde la seguente nota: «Abbiamo presentato una istanza di correzione dei risultati elettorali che fa riferimento all’ennesima gravissima anomalia sui voti totali delle liste rispetto a quelli del sindaco della sezione 9: risultano assegnati alle liste più voti rispetto a quelli dei candidati sindaco, circostanza che tecnicamente è impossibile. A seguito di ciò, il’Ufficio elettorale ha deciso, finalmente, di aprire le schede di registro dalle quali è emerso che risultano a me in tutto 252 voti anziché 222, come erroneamente riportato su una parte del verbale. I lavori dell’Ufficio sono stati aggiornati a domani alle ore 15.00. Ci sono voluti quattro giorni per giungere alla decisione dell’apertura delle schede di registro, nonostante si tratti di una facoltà ampiamente prevista dalla giurisprudenza. Registriamo che, ancora una volta, non è stata presa una decisione definitiva in merito ai risultati di una sezione che sta condizionando la consultazione democratica. Continuiamo a credere che l’evidente verità dei fatti verrà definitivamente accertata e che sarà rispettata la volontà dei cittadini. Restiamo vicini! #AndiamoAvanti».

Ore 23.00. I lavori dell'Ufficio elettorale centrale sono aggiornati alle 15.00 di domani senza che sia presa alcuna decisione sul ballottaggio. 

Ore 22.05. Anche la coalizione a sostegno di Pino Pulito sostiene l'ipotesi d'irregolarità in alcune sezioni e chiede l'accesso alle tabelle di scrutinio. Non risultano però, in proposito, ulteriori notizie. Si diffonde l'ipotesi d'un ricorso al Tar.

Ore 21.12. Si diffonde la notizia che il presidente dell'Ufficio elettorale centrale, Lorenzo De Napoli, ha autorizzato l'accesso alle tabelle di scrutinio per verificare se sussistano per Franco Ancona 222 o 252 voti. Le tabelle ne indicano 252.

Ore 19.05. Il deputato Ludovico Vico, tra i firmatari dell'interpellanza urgente, dichiara: «Sarebbe dovuto intervenire il presidente del Tribunale di Taranto». 

Ore 16.15. Conferenza stampa di Franco Ancona in cui l'ex sindaco ricostruisce la vicenda. 

Ore 14.40. I deputati pugliesi del Partito Democratico rivolgono una interpellanza urgente ai ministro dell'Interno, Marco Minniti, sui fatti di Martina Franca.

Ore 12.13. Il sito internet del Ministero dell'Interno modifica la situazione del voto a Martina Franca mandando al ballottaggio Pino Pulito con 8374 voti (29,80%) e ponendo Franco Ancona al terzo posto con 8367 voti (29,78%).

Ore 10.45. In un comunicato in cui rilancia la nota stampa di Franco Ancona, il Pd locale, tra l'altro, evidenzia: «È clamoroso che non si sia data l’attenzione dovuta alla volontà di oltre cinquemila cittadini elettori che hanno designato il Partito Democratico di gran lunga come la forza politica più suffragata a Martina Franca. Nel rispetto della loro scelta, oltre che della volontà politica di tutti i martinesi, continueremo a sostenere il buon diritto di Franco Ancona di vedersi riconosciuto l’accesso al ballottaggio per ritornare a essere sindaco di Martina Franca e riprendere la buona politica che ha contraddistinto i quattro anni della sua Amministrazione. Chiediamo a tutti i cittadini di Martina di difendere, prestando tutta la loro attenzione all’azione chiarificatrice di Franco Ancona, il valore democratico del loro voto. Il rispetto della volontà popolare è infatti la condizione essenziale affinché il voto sia la libera espressione del consenso politico, in linea con la nostra Costituzione. Non lasciamo che il sindaco e il Consiglio comunale siano decisi da clamorosi errori nel conteggio dei voti!».

Ore 0.35. Pino Pulito scrive su Facebook in una chat sulla bacheca di Mario Caroli: «Ci vuole chiarezza e serenità, si rivedano tutte le schede delle 44 sezioni». Vincenzo Angelini replica: «Non saremmo certo noi a dire di no. Se siamo d'accordo domani rechiamoci insieme dal Prefetto affinché autorizzi il Giudice, come già avvenuto ad Asti, a ricontare le schede. Il Giudice ad Asti ha aperto i plichi e ha ricontato tutte le schede. Possiamo farlo anche a Martina se siete d'accordo».

15 GIUGNO 2017


Ore 23.10. Franco Ancona annuncia una conferenza stampa per domani alle 16.00.

Ore 21.00. In una nota stampa, Pino Pulito rileva: «Nel pomeriggio di oggi la commissione elettorale, presieduta dal dott. Di Napoli, si è riunita presso il centro servizi di Martina Franca,  a seguito del ricorso presentato dalla coalizione del candidato sindaco Franco Ancona. Tale istanza è stata rigettata e da ciò è derivata la proclamazione di Pino Pulito e di Eligio Pizzigallo come unici candidati in corsa per il ballottaggio del 25 giugno 2017. Ci preme sottolineare come la coalizione guidata dal candidato sindaco Pino Pulito abbia come priorità il rispetto della volontà popolare della città di Martina Franca. In merito ad eventuali iniziative giudiziarie presentate dalla coalizione di centro sinistra stiamo valutando quali azioni intraprendere. Nell’interesse di tutti i nostri sostenitori, porteremo avanti questa competizione elettorale con lealtà e rispetto, valori che ci hanno contraddistinto sin dall’inizio».

Ore 19.30. In una nota stampa, Franco Ancona rileva: «L’Ufficio elettorale centrale, riunitosi questo pomeriggio, si è ritenuto incompetente a rettificare l’errore di calcolo presente nel verbale della sezione n. 9 che ha determinato l’esclusione dal ballottaggio del 25 giugno del candidato sindaco Franco Ancona. Ciò nonostante la non quadratura del dato totale dei voti validi espressi in favore di tutti i candidati sindaci con la somma dei voti attribuiti a ciascun candidato. Neppure l’evidenza dell’errore, rilevabile dalla semplice consultazione delle tabelle di scrutinio (reseci disponibili tramite accesso agli atti accordato proprio dalla stessa Commissione), ha indotto l’Ufficio elettorale centrale a voler far uso dei poteri attribuitigli dalla legge, e riconosciuti da costante giurisprudenza, al fine di ristabilire la verità dando il giusto peso alle scelte degli elettori. Inoltre, è stata avallata un’altra situazione paradossale: i voti delle liste convalidati alla sezione 9 (739) sono superiori ai voti di lista validi per i candidati sindaci. Una opzione impossibile! Questo modo di operare è contraddittorio con l’atteggiamento applicato in altre tre sezioni ove lo stesso Ufficio ha fatto ricorso proprio alle tabelle di scrutinio per rettificare dati incompleti o errati riportati dai presidenti nel verbale delle operazioni elettorali. Sarà, dunque, il Tar a dare voce in primis a quei 30 elettori la cui volontà è, in questo momento, ignorata ma anche agli oltre 8300 cittadini che hanno scelto Franco Ancona. Auspichiamo che il Tar si pronunci urgentemente perché diversamente è concreto il rischio di invalidare le elezioni. Restiamo fiduciosi che sarà ristabilita la verità e che la volontà degli elettori sarà rispettata fino in fondo».

Ore 18.15. Il presidente dell'Ufficio elettorale centrale, nonostante la ricognizione degli atti e le testimonianze del presidente, del vice presidente e del segretario della sezione n. 9 che hanno riconosciuto l'errore materiale compiuto, non ha ritenuto di discostarsi dall'iniziale attribuzione di 222 voti a Franco Ancona invece che dei 252 che avrebbe ottenuto considerando anche i voti al singolo candidato sindaco. Al ballottaggio, per il momento, ci sono Eligio Pizzigallo e Pino Pulito. 

Ore 16.20. Si è insediata ed è al lavoro la Commissione elettorale centrale, presieduta da Lorenzo De Napoli, che dovrà valutare chi, tra Franco Ancona e Pino Pulito, sarà ammesso al ballottaggio del 25 giugno con Eligio Pizzigallo.  

Ore 11.00. Analisi del voto del deputato Gianfranco Chiarelli. Ecco il comunicato integrale: «L’esito della tornata elettorale amministrativa, a prescindere da ogni possibile evoluzione in relazione al definitivo posizionamento della coalizione giunta seconda, non consente diverse interpretazioni rispetto al dato che vede Martina Franca aver ritrovato la sua vera identità. Quella di un popolo di moderati, impegnati nel mondo dell’impresa, delle professioni, del commercio, delle arti, a livelli di eccellenza. Un profilo sociale ed economico che non può che essere rappresentato esclusivamente dal centro destra. Un centro destra che torna a raccogliere il consenso dei due terzi degli elettori. Elettori che hanno bocciato senza appello la sinistra delle tasse, dell’assistenzialismo, dell’odio verso chi produce e crea benessere e lavoro. Sono convinto che da questo esito, che manifesta in modo inequivocabile la volontà dei martinesi, possano ritrovarsi le ragioni per superare alcune residue divergenze che ci hanno impedito di chiudere la partita al primo turno. Qualunque sarà l’esito finale, che naturalmente auspico veda l’elezione di Eligio Pizzigallo a sindaco, nulla potrà far tornare indietro Martina Franca che, con il libero voto, ha espresso in modo chiaro la sua scelta di campo». 

Ore 3.05. La decisione dell'Ufficio elettorale centrale sul candidato sindaco che andrà al ballottaggio con Eligio Pizzigallo è fissata nella riunione di commissione che è prevista alle ore 16.00. 

14 GIUGNO 2017


Ore 21.20. Una nota stampa del candidato sindaco Franco Ancona riferisce quanto segue: «Una prima comunicazione riguardante l’attribuzione dei voti dei candidati sindaci da parte dell’Ufficio elettorale centrale di Martina Franca, presieduto dal dottor Lorenzo De Napoli, ha escluso dal turno di ballottaggio il candidato sindaco Ancona. Va precisato che a tale determinazione l’Ufficio elettorale centrale è pervenuto dalla lettura di una sola pagina del verbale delle operazioni della sezione n. 9 che riporta, in maniera errata, i voti totali conseguiti dai candidati sindaci. In mattinata il candidato sindaco Ancona ha depositato una istanza in autotutela per la correzione dell’errore materiale al presidente del Tribunale di Taranto, dottor Franco Lucafò, in qualità di responsabile dell’Ufficio elettorale, e per conoscenza anche al signor prefetto di Taranto. Contestualmente, è stata fatta istanza di accesso agli atti al Comune di Martina Franca. A tale istanza sono state allegate copie delle dichiarazioni dei componenti di seggio (presidente, vice presidente, segretario e un rappresentante di lista) chiedendo di provvedere, con la massima urgenza, alla correzione dei voti attribuiti al candidato sindaco Ancona. La stessa istanza è stata depositata oggi pomeriggio nelle mani del presidente dell’Ufficio elettorale il quale, dopo aver ascoltato i vari delegati di lista, si è riservato di assumere una decisione definitiva nel corso della Commissione aggiornata a domani, mercoledì 14 giugno 2017, alle ore 16.00. A tutti i destinatari dell’istanza è stata rappresentata l’urgenza della decisione che già sta condizionando lo svolgimento democratico del confronto elettorale per tutti i candidati». 

Ore 21.05. Dopo una giornata di discussioni, consultazioni e valutazioni, il presidente dell'Ufficio elettorale centrale, Lorenzo De Napoli, permette l'accesso agli atti a Franco Ancona e ai referenti della coalizione in suo sostegno. Sui loro profili di Facebook, alcuni candidati al Consiglio comunale scrivono che dalle tabelle di scrutinio dei singoli voti si evincerebbe che i consensi in favore di Ancona nella sezione 9 sarebbero effettivamente 252.

Ore 12.15. La Commissione elettorale centrale acquisisce agli atti le dichiarazioni del presidente, del vice presidente e del segretario della sezione 9. I componenti del seggio affermano di aver trascritto erroneamente i dati elettorali penalizzando involontariamente il candidato sindaco Franco Ancona, al quale sarebbero stati assegnati trenta voti in meno di quelli effettivamente conseguiti, estromettendolo dal ballottaggio.

Ore 2.45. Il segretario del Partito Democratico, Vincenzo Angelini, ritiene «un errore in buona fede» quello che, secondo i democratici, avrebbe commesso il presidente della sezione 9 sottraendo trenta voti a Franco Ancona e portando Pino Pulito a sopravanzarlo di sette. Angelini ha preannunciato il ricorso del Pd. 

13 GIUGNO 2017


Ore 23.59. Attualmente il dato fornito dal Comune di Martina Franca indica sempre una differenza di 38 voti tra Franco Ancona, che risulterebbe al ballottaggio, e Pino Pulito. I voti validi per le liste sono stati 26445 su un totale di 29379 votanti (14442 maschi e 14937 femmine). I voti espressi per i soli candidati sindaci sono stati 1728. Le schede bianche sono state 202, quelle nulle 999, quelle contestate 5. Secondo questi dati, Pino Pulito avrebbe ottenuto 1030 voti più della somma dei voti delle sue liste, Franco Ancona 727, Franca Pulpito 244,  Angioletto Gianfrate 220, Franco Massafra 17. Solo Eligio Pizzigallo avrebbe ricevuto meno voti della somma di quelli delle sue liste: - 510

Ore 20.15. La Commissione elettorale presieduta dal giudice Lorenzo De Napoli ha attribuito a Pino Pulito sette voti in più di Franco Ancona, che secondo i dati del Ministero dell'Interno lo sopravanzerebbe invece di 38 voti. La questione riguarda l'interpretazione da parte della Commissione del verbale della sezione 9 nel quale ad Ancona, secondo l'annotazione scritta dal presidente del seggio, sarebbero assegnati 222 voti più altri 30 come solo candidato sindaco. Su questa somma di complessivi 252 voti sembra esserci divergenza di vedute tra il comitato di Ancona e la Commissione stessa. Se dovesse permanere questa situazione, è pressoché certo che Ancona farà ricorso. E comunque vada, è la prevedibile conseguenza delle quasi mille schede annullate nonchè un finale che non sarà rappresentativo d'una parte cospicua dell'elettorato. Domenica 18 giugno è la data ultima per indicare i due candidati sindaci che dovranno andare al ballottaggio. 

Ore 17.45. Angelo Ancona, Bruno Maggi e Peter Giacovelli, delegati delle liste della coalizione di centrosinistra che sostiene il candidato sindaco Franco Ancona, segnalano che nella sezione 9 ci sarebbe un conteggio erroneo delle preferenze in favore dello stesso Ancona.

 

Ore 17.10. Finalmente ecco i dati provvisori del Ministero degli Interni di tutte le 44 sezioni scrutinate. Eligio Pizzigallo ha ottenuto il 32,94% pari a 9282 voti. Secondo è Franco Ancona con il 29,79% corrispondente a 8395 voti. Terzo Pino Pulito con il 29,66%, cioè 8357 voti. Il dato parziale ufficioso, ma scaturito direttamente dallo spoglio elettorale e non dai dati dei rappresentanti di lista, vede Ancona e Pulito separati da 38 voti. I tre candidati sindaci outsider ottengono invece il 4,16% Franca Pulpito (1173 voti), il 3,03% Angioletto Gianfrate (856 voti), lo 0,39% Franco Massafra (110 voti). Il Partito Democratico si conferma la prima forza politica con 5501 voti. Significativo anche il risultato del neo movimento LeAli per Martina (3301) e di Direzione Italia (3055 voti). 

Ore 16.08. Scrive Mario Caroli su Facebook: «Se destinati al ballottaggio siamo pronti a batterci, ma se non lo fossimo restiamo al fianco di Pino Pulito ora più di prima. Non molliamo mai».

Ore 16.04. Eligio Pizzigallo scrive su Whatsapp: «Sono questi i dati al momento: 9231 Pizzigallo al ballottaggio con Ancona 8439. Pulito fuori con 8377. Oggi pomeriggio verranno riviste due sezioni contestate». Abbiamo interpellato l’Ufficio elettorale comunale e la Prefettura di Taranto che ci hanno confermato l’informazione da noi diffusa: la Commissione elettorale che si è appena riunita non dovrebbe preventivamente riconteggiare le schede delle sezioni. Potrebbe eventualmente deciderlo sul momento in base all’esame dei verbali. Non risulta neppure ufficialmente sospeso il riconteggio dei voti nelle sezioni ma sarebbero stati i presidenti di seggio, in almeno due casi (sezioni 22 e 39, sembra), ad aver deciso autonomamente di riconteggiare le schede. Entro domenica ci sarà l'ufficializzazione dei due candidati sindaci che andranno al ballottaggio e contestualmente il sorteggio del rispettivo posto sulla scheda elettorale.   

Ore 14.00. Sempre su 33 sezioni su 44, il dato delle schede nulle, bianche e non assegnate è, rispettivamente, 695, 158 e 4. Il dato potrebbe essere importante nel caso di ricorsi. 

Ore 12.10. Aggiornamento dall'Ufficio elettorale comunale delle preferenze di lista. Qui ci sono quelle di 35 sezioni su 44.

Ore 12.05. La Commissione elettorale si riunirà oggi pomeriggio come previsto. Contrariamente a voci intercorse tra i vari comitati elettorali che ipotizzavano il riconteggio delle schede di due sezioni, dall'Ufficio elettorale fanno sapere che non ci sarà per il momento alcun riconteggio e che la Commissione svolgerà la normale attività a cui è preposta. 

Ore 11.40. I dati elettorali del Ministero dell'Interno, che li riceve direttamente dall'Ufficio elettorale di Martina Franca o dalla Prefettura di Taranto, indicano scrutinate 33 sezioni su 44. Eligio Pizzigallo risulta al 31,94% con 5434 voti. Franco Ancona è al 30,27% con 5927. Pino Pulito è al 30,20% con 5912. Molto distaccati i tre candidati sindaci meno suffragati. Franca Pulpito del Movimento 5 Stelle è al 4,05% con 793 voti. Angioletto Gianfrate (Noi con Salvini) è al 3,11 con 609. Franco Massafra (Partito Comunista Italiano) è allo 0,41% con 81.     

Ore 11.21. Il comitato elettorale del Centrosinistra (Partito Democratico, liste civiche SiAmo Martina e Martina Visione Comune), che sostiene il candidato sindaco Franco Ancona, conferma l’ipotesi di ballottaggio, fornita dal comitato elettorale di Eligio Pizzigallo, tra quest’ultimo e lo stesso ex sindaco. I dati dei suoi rappresentanti di lista sulle 44 sezioni sono però discordanti e riferiscono d’una forbice più stretta tra il secondo e il terzo suffragato. Pizzigallo avrebbe conseguito 9229 voti, Ancona 8406 e Pino Pulito (Centrodestra) 8384

Ore 10.58. Il comitato elettorale di Eligio Pizzigallo ha fornito i seguenti dati su tutte le 44 sezioni provenienti dai suoi rappresentanti di lista. Lo stesso Pizzigallo sarebbe confermato al ballottaggio con 9231 voti. Suo avversario potrebbe essere l'ex sindaco Franco Ancona con 8439 voti mentre Pino Pulito ne avrebbe conseguiti 8377. Il deputato Gianfranco Chiarelli ha però invitato alla massima cautela perchè sembra che ci siano dei voti contestati e numerosi voti nulli. L'Ufficio elettorale comunale, da noi contattato, ha invece smentito l'affermazione, dello stesso deputato, che ci sarà il commissariamento d'una sezione dove si sarebbero verificate delle problematiche di chiarezza nello spoglio.

Ore 10.35. Il Partito Democratico, con 1168 voti su 11 sezioni, un quarto delle 44 complessive, è di gran lunga la forza politica maggiormente suffragata. Qui i dati dell'Ufficio elettorale comunale.

Ore 9.50. Eligio Pizzigallo avrebbe superato i novemila voti, sopravanzando di circa mille Pino Pulito e Franco Ancona.

Ore 9.20. Ancona e Pulito risultano in parità intorno agli 8190 voti. Mancano ancora quelli delle sezioni 17 e 22. In quest'ultima è stata segnalata una situazione di notevole confusione nelle operazioni di spoglio. E scorre sotterranea tra i comitati elettorali una polemica sulle presunte inesperienza e inadeguatezza di alcuni presidenti di seggio e scrutatori che lascia intravedere la possibilità di ricorsi post elettorali. Intanto Pizzigallo è considerato, sempre ufficiosamente, al ballottaggio.  

Ore 9.12. Giungono segnalazioni di schede annullate che sarebbero invece state ritenute valide dai rappresentanti di lista. Molto probabilmente le operazioni di scrutinio andranno per le lunghe. Pulito e Ancona sempre separati da pochi voti.

Ore 8.55. Dati dei rappresentanti di lista indicano una differenza minima tra Pulito (8172 voti) e Ancona (8142) mentre Pizzigallo sarebbe avanti con oltre novemila.

Ore 8.40. Ventitré sezioni su quaranta scrutinate indicano, secondo il Ministero dell'Interno, Pulito con il 31,48% (3916 voti), Ancona con il 30,69% (3818), Pizzigallo con il 30,46% (3789), Pulpito con il 4,06% (506), Gianfrate con il 2,91% (363), Massafra con lo 0,37% (47). 

Ore 5.20. I dati del Ministero degli Interni indicano Franca Pulpito (Movimento 5 Stelle) al 4,16% con 95 voti, Angioletto Gianfrate (Noi con Salvini) al 2,76% con 63 voti e Franco Massafra (Partito Comunista Italiano) allo 0,26% con appena sei voti. Appare quindi evidente l'impossibilità per loro di giungere al ballottaggio. Dato pressoché per certo alla vigilia del voto, il ballottaggio è confermato dal trend elettorale.  

Ore 5.15. I dati elettorali del Ministero degli Interni aggiornati alle 4.49, corrispondenti a sette sezioni, riferiscono di Ancona al 33,05% pari a 754 voti, Pulito al 30,81% pari a 703 voti e Pizzigallo al 28,83% pari a 660 voti. Sono dati quasi sicuramente superati da quelli provenienti alle forze politiche dai rappresentanti di lista, però scaturiti da comunicazioni pervenute dal Comune (direttamente o tramite la Prefettura).   

Ore 5.05. Il dato corretto dell'affluenza alle urne è 69,91% dei 42136 elettori, pari a 29351 votanti.  

Ore 4.35. Prosegue il trend che vede Pizzigallo in testa seguito da Ancona e da Pulito. Tutti e tre risultano distanziati da circa duecento voti tra il primo e il terzo. Le sezioni scrutinate sono circa trenta. Ricordiamo che i dati sono assolutamente ufficiosi oltre che parziali. Scaturiscono da riscontri da noi effettuati incrociando le nostre fonti.

Ore 4.10. Su nove sezioni scrutinate le percentuali provvisorie e ufficiose indicano Eligio Pizzigallo con il 32,7% seguito da Franco Ancona con il 30,6% e Pino Pulito con il 30,2%. Più indietro gli altri tre candidati, le cui possibilità di divenire sindaco sono pressoché nulle.

Ore 3.44. Affluenza alle urne del 69,65%. Nel 2012 era del 73,58%.

12 GIUGNO 2017

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