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Parlare del siderurgico in memoria di Alessandro Morricella

di Redazione

05/04/2019 Attualità

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Parlare del siderurgico in memoria di Alessandro Morricella

 

Morricella sempre con noi: è il nome d'un collettivo che riunisce gli amici di Alessandro Morricella, lo sfortunato operaio dello stabilimento siderurgico di Taranto morto quattro anni fa dopo giorni di sofferenze in seguito alle ustioni causate da una fiammata di ghisa liquida che lo aveva investito. Per ricordarlo, questa sera il collettivo organizza un incontro pubblico sul tema Ilva: la vedo, ne sento, ne parlo presso la sala della Chiesa di Cristo Re.

«Forse ora è il momento giusto, per noi, amici di una vita di Alessandro, insieme a Natalia, sua compagna e moglie, di trasformare la memoria in impegno» si legge nella nota stampa diffusa. «Un impegno che ci ha spinti a far diventare la nostra storia, la nostra perdita, un pezzo di tante altre storie e altre perdite connesse all’inquinamento che, ogni giorno, i cittadini di Taranto vivono sulla loro pelle. Ci siamo ritrovati ad ascoltare storie di ex operai dell’Ilva, di mamme che vivono ai Tamburi, di semplici cittadini che da anni lavorano per costruire un’alternativa sostenibile con la vita e l’ambiente».

Ne è scaturita la scelta di costituirsi in un collettivo «che, tra i suoi primi obiettivi, si è posto quello d'informare e rompere quel silenzio sulla questione Ilva particolarmente presente nella nostra città, Martina Franca. Noi pensiamo, invece, che non solo quei 27 km che ci dividono dallo stabilimento siderurgico non ci salveranno, ma che abbiamo il dovere morale e civile di accendere una riflessione sulla dicotomia lavoro o salute? che da troppi anni stritola la città di Taranto, di pensare a nuovi paradigmi energetici e produttivi, per il diritto alla giustizia climatica, per un futuro sostenibile che rimetta al centro i diritti».

Nell'incontro di questa sera, che avrà inizio alle 19.00, interverranno Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, Raffaele Cataldi del Comitato Liberi e Pensanti, Celeste Fortunato di Tamburi Combattenti, Massimo Ruggieri, presidente di Giustizia per Taranto, Gianfranco Orbello, medico di Taranto Respira. Modera Luca Contrario di Giustizia per Taranto. «Tanti e diversi gli apporti, ciascuno contenente una visione o uno spaccato di Taranto, dall’analisi clinica della genesi della diossina al progetto comunitario Piano Taranto, dal racconto della quotidianità durante un wind day alla testimonianza su cosa significhi lavorare nello stabilimento siderurgico», si legge nella nota stampa. Si tratta di «un incontro che riteniamo necessario e che pensiamo possa servire per attingere nuova forza, coraggio e ispirazione».

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