Martina si colora d'arancione

di Daniela Rota

25/11/2020 Redazionali

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     Tra le tante emergenze (sanitaria, psicologica, economica, occupazionale, didattica) provocate dalla pandemia di Covid 19, quella della violenza alle donne, già di suo e da tempo drammatica, registra di giorno in giorno un incremento a dir poco allarmante: durante il lockdown, un po’ dovunque in Italia e nel mondo, il numero delle aggressioni, degli stupri, dei femminicidi - consumati quasi sempre tra congiunti e al riparo delle pareti domestiche -  è aumentato in misura esponenziale. Ecco perché il 25 novembre - designato dall’ONU «Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne» - merita quest’anno un’attenzione e una riflessione tutte particolari.

       UN Women (l’ente delle Nazioni Unite che si batte per l’uguaglianza di genere e il riscatto sociale delle donne e contro ogni forma di violenza e di discriminazione ai loro danni) ha riproposto  con rinnovato vigore anche quest’anno - per il quinto anno consecutivo - la campagna Orange the World,  invitando in questo giorno il mondo intero a colorarsi e a illuminarsi di arancione per due settimane, fino al 10 dicembre, Giornata Internazionale dei Diritti Umani. L’appello di UN Women è stato prontamente raccolto dal Soroptimist International, l’associazione femminile che si appresta, nel 2021, a festeggiare i suoi primi 100 anni di vita e di lotta a sostegno delle donne. La Federazione Europea e l’Unione Italiana del Soroptimist International per due settimane consecutive promuoveranno iniziative e azioni di sensibilizzazione al problema utilizzando nella comunicazione il colore arancione. 

      Alla campagna aderirà, ovviamente, come ogni anno, anche il SI Club di Martina Franca, la cui nuova presidente, Dora Rinaldi, fresca d’investitura, d’intesa con le socie tutte e in linea con le direttive del Soroptimist nazionale, ha programmato e organizzato tre importanti iniziative.

• La prima consiste nel puntare sulla splendida facciata barocca del Palazzo Ducale, per quindici giorni (dal 25 novembre al 10 dicembre), dei potenti fari di luce arancione, messi a disposizione e montati dalla ditta Bellucci Echi e Luci, mentre all’interno del Comune e in giro per la città, locandine e poster (arancioni pure quelli!) chiariranno motivazioni e obiettivi dell’operazione.
• La seconda prevede l’acquisto di quaranta cassette di clementine IGP calabresi fornite da Donna Agricoltura che verranno consegnate all’Emporio Solidale della Basilica di San Martino perché le distribuisca a famiglie in situazioni di difficoltà; a quella del colore arancione, si aggiunge in questo caso una valenza simbolica in più, legata al ricordo di Fabiana Luzzi, la giovane studentessa di Corigliano Calabro che nel 2013  fu massacrata dall’ex-fidanzato in un agrumeto della piana di Sibari. I fondi raccolti verranno devoluti alla Rete D.i.RE alla quale aderiscono ottanta centri antiviolenza in tutta Italia.
• La terza si rivolge al mondo della scuola, nei limiti (a dire il vero, piuttosto ristretti) che l’attuale situazione consente: gli studenti delle ultime tre classi e di tutti e tre i poli (Tito Livio, Majorana e Leonardo da Vinci) delle scuole superiori di Martina - con modalità lasciate alla discrezione di presidi e docenti - risponderanno in forma rigorosamente anonima a un questionario in sei punti, a risposta aperta, sul tema della violenza di genere e - più in generale - della violenza tout court. Alla fine dell’anno scolastico i risultati verranno resi pubblici nelle forme che saranno praticabili: auspicabilmente con una bella manifestazione… in presenza!