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Direttore Pietro Andrea Annicelli

A.MA. Records: la fucina di talenti di Antonio Martino

di Redazione

23/01/2021 Musicando

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A.MA. Records: la fucina di talenti di Antonio Martino

 

(da Noi Notizie del 22 gennaio 2021),

«Nel 2014 decisi di avviare le produzioni dell’A.MA Records concentrandomi sul documentare l’attività di artisti pugliesi, italiani e poi internazionali di musica jazz e jazz inspired. Attualmente abbiamo realizzato trentuno produzioni: ventitré cd, quattro vinili e quattro download digitali». A.MA. sta per Antonio Martino. Lui è un grande appassionato ed esperto di musica, in particolare afroamericana e jazz. Negli anni Novanta, insieme a Nicola Conte, fu un protagonista a Bari del Fez, associazione culturale e club di respiro internazionale dove fare cultura e ascoltare grande musica non aveva nulla da invidiare ad analoghe realtà della scena londinese.

     Lo spirito del Fez, in qualche maniera, per Martino continua con la A.MA. Records. L'8 gennaio è stato pubblicato Soul Hunters, il nuovo progetto di Alberto Parmegiani realizzato con il sostegno della «Programmazione Puglia Sounds Record 2020/2021 - REGIONE PGLIA - FSC 2014/2020 - Patto per la Puglia - Investiamo nel vostro futuro», una lunga sigla burocratica che però, nella scena musicale pugliese, rappresenta, per diversi artisti, linfa vitale. Parmegiani, chitarrista eclettico e talentuoso, anima sensibile e tormentata, è stato reso da Martino il direttore artistico della A.MA. Records «per la convergenza che c’è tra le nostre idee musicali». I due, insieme al tecnico Tullio Ciriello che si occupa delle registrazioni nello studio di Carbonara di proprietà dell’etichetta, costituiscono il personale esecutivo dell’A.MA. Parmegiani, con tre album realizzati, da Under a shimmery grace, il disco della sua rinascita artistica, a Soul hunters, più diverse partecipazioni in quelli di altri, ne è anche il musicista più rappresentativo (nella foto in basso, Alberto Parmegiani, a sinistra, con Antonio Martino).                        

     Antonio Martino, nella sua precedente attività lavorativa, ha fatto l’agente immobiliare a Martina Franca. Ed è in questa veste che ha conosciuto ed è diventato amico del grande musicista e cantante Richard Sinclair (Caravan, Hatfield & The North, Camel, con lui a destra nella foto in primo piano), al quale ha venduto il trullo nella campagna martinese dove Sinclair abita insieme alla moglie Heather e a un esercito di cani. Anima luminosa, ma artista umorale, Richard Sinclair ha più volte rinviato la registrazione d’un disco con la A.MA. Records che Martino gli aveva proposto. La sua caratteristica voce britannica, con suggestivi vocalizzi cool, compare invece in una composizione di quattro anni fa, Branches, che intitola un disco del quartetto di Paolo Achenza, storico pianista jazz barese. È uno dei migliori lavori dell’A.MA.

     Un disco fondamentale per lanciare l’etichetta invece è stato, lo scorso anno, Ascension, il significativo esordio della cantante serba Sanja Markovic. «Sicuramente è un album che ci ha dato una fortissima spinta» conferma Martino. «Ha ricevuto un gradimento internazionale importante aprendo la strada a tutta una serie di contatti con interlocutori in Francia e nel Regno Unito. Adesso abbiamo in programma la registrazione del secondo disco di Sanja, ma la nostra programmazione è subordinata alle condizioni determinate della pandemia. Del resto, è tutta l’industria della musica, e in generale della cultura, che si trova nelle nostre stesse condizioni» (nella foto in basso, Antonio Martino nello studio di registrazione dell'A.MA. Records a Carbonara, Bari, con il tecnico Tullio Ciriello). 

     Martino, che si è laureato in un college americano dove ebbe l’opportunità curiosa di giocare a calcetto con Sting, e che alterna l’attività di discografico a quella di traduttore per libri e per musicisti nel corso di conferenze (è stato interprete per Kamasi Washington e per il critico Ashley Khan, suo grande amico), lo scorso anno ha combattuto parecchio con l’impatto che la pandemia ha avuto sulle attività musicali. «Dalla sera alla mattina ci siamo trovati, mi riferisco all’intero settore, a dover fare i conti con l’annullamento dei concerti, la chiusura dei negozi, l’impossibilità per i musicisti di giungere dall’estero per registrare. Perciò anche l’attività di quest’anno è necessariamente incerta. Sono stati pianificati una serie di progetti, di cui diversi internazionali, ma non sappiamo se e quando potranno essere realizzati entro l’estate. Ad esempio, è stata fissata la registrazione d’un disco del pianista inglese Ashley Allen, ma non sappiamo se registreremo qui o se, alla fine, sarà lui a occuparsene a Londra. Stessa cosa per Avishai Darash, un pianista israeliano che vive in Olanda e che per la A.MA. Records ha già pubblicato un disco due anni fa. Avevamo programmato una seconda uscita la primavera scorsa. Poi è slittata all’inizio di quest’anno. Adesso non sappiamo quando riaggiornarci. Però, nel frattempo, sicuramente sarà pubblicato un download digitale con alcune registrazioni che Darash ha fatto durante la prima ondata di Covid ad Amsterdam».

     L’impossibilità di promuovere i dischi con i concerti, e i negozi chiusi a seconda delle regioni, rendono l’attività di quest’anno complicata e incerta. «Abbiamo in programma anche un nuovo disco di Antonio Trinchera. Poi ci sono altri progetti in via di definizione. Non potendo fare una pianificazione affidabile delle registrazioni nel nostro studio a causa di tutte le ragioni che ho detto, è possibile che accetteremo nuovi lavori già registrati se in linea con la nostra produzione. È una situazione ingarbugliata, ma ce la faremo». 

 

     Intanto le soddisfazioni vengono, neanche a dirlo, da Soul hunters (nella foto in alto, la copertina). «Stiamo ricevendo tante recensioni dalla stampa specializzata e passaggi radiofonici, in particolare all’estero. Rockerilla l’ha recensito. Una radio francese l’ha inserito tra i dischi del mese. Insomma, considerato il momento, stiamo ottenendo un ottimo riscontro sia di critica che di vendite. Vista l’impossibilità di fare concerti, entro febbraio vedremo di realizzare con Alberto Parmegiani un video in presa diretta di alcune composizioni del disco».

     Non ci casca, Antonio Martino, nella domanda trabocchetto: quali artisti preferisci tra quelli che hai pubblicato? «Tutti. Indistintamente» conclude con un grande sorriso. 

 

Tutte le immagini sono proprietà dell'A.MA. Records, per gentile concessione. In basso, il video di Where has all the love gone da Soul hunters.

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