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Direttore Pietro Andrea Annicelli

Addio a Giuseppe Gaetano Marangi

di Redazione

23/02/2018 Società

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Addio a Giuseppe Gaetano Marangi

 

Giuseppe Gaetano Marangi non c’è più. Espressione leale, generosa, versatile e di carattere della borghesia agraria martinese, nella sua vita aveva fatto l’avvocato, il dirigente Italsider, l’allevatore, l’imprenditore. Si è spento a ottantaquattro anni.

Di cultura politica liberale e conservatrice, candidato sindaco per la Democrazia Cristiana nel 1993, perse il ballottaggio con Martino Margiotta nella prima elezione diretta del sindaco dopo la riforma delle comunali. La causa furono i contrasti interni allo scudocrociato che già l’avevano boicottato al primo turno, dove il partito aveva invece conseguito la maggioranza assoluta.

Grande esperto del territorio, della sua natura e della sua architettura, amava cavalcare, anche in escursioni per lunghi tratti, i murgesi del suo allevamento. La profonda conoscenza della realtà martinese l’aveva portato a realizzare negli ultimi anni il ponderoso volume La parlata dei martinesi e altri ricordi, Nuova Editrice Apulia (nella foto, l’ingresso della sua masseria, talmente rappresentativo di lui da averlo messo in copertina al libro). Lì ha fissato, a futura memoria, il lessico del dialetto di Martina, consapevole che «se è vero che la parlata è la dimora dell’essere, i martinesi si trovano ormai sotto sfratto della loro essenza». La restante narrazione mescola la storia e le storie del passato recente insieme alla propria vicenda umana: tutto secondo una logica diretta e politicamente scorretta, com’era nella sua indole.

Benché non amasse che se ne parlasse per signorile discrezione, don Peppino, come anche veniva chiamato, in tempi recenti è stato mecenate per diversi restauri di monumenti e opere del patrimonio pubblico e religioso, oltre che per importanti libri sulla storia e la cultura di Martina. Ma è soprattutto nelle manifestazioni del carattere, bonario e scontroso da galantuomo d’altri tempi, disponibile al confronto e schietto ai limiti della durezza, lealmente intransigente e intellettualmente onesto perché coerente con i suoi principi e i suoi convincimenti, che Giuseppe Gaetano Marangi ha lasciato un ricordo profondo in chi l’ha conosciuto. Fino all’ultimo, su Facebook, ha commentato i post che l’avevano interessato senza lasciare trasparire la sua condizione di ammalato e lasciando molti stupefatti, in queste ore, per una scomparsa avvenuta all’improvviso.  

Non è il momento di discutere dell’importanza della sua figura e del suo lascito per il futuro di Martina: lo faremo a tempo debito. Intanto, ai suoi familiari, giungano le condoglianze di Cronache Martinesi.

Il funerale si è celebrato sabato 24 febbraio nella Basilica di San Martino.

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