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Arcelor Mittal: «Un buon incontro quello con Di Maio»

di Redazione

19/06/2018 Puglia

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Arcelor Mittal: «Un buon incontro quello con Di Maio»

 

«Un buon incontro». Lakshmi Mittal, ceo di Arcelor Mittal, ha definito così l’appuntamento odierno con Luigi Di  Maio, neo ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. L’azienda che dovrebbe rilevare l’Ilva ha oggi riconfermato «il proprio impegno per il rilancio di Ilva da un punto di vista industriale, ambientale e sociale, con particolare attenzione nei confronti della comunità nazionale e di quelle locali nelle quali operano gli stabilimenti Ilva, con ciò sottolineando lo spirito di responsabilità che anima l'azienda nell'assumere la gestione e la proprietà di Ilva». Lo evidenzia una nota della stessa Arcelor Mittal.

Nell’incontro di oggi, a cui era presente una delegazione «ai massimi livelli» dell’azienda composta da Lakshmi Mittal, Aditya Mittal, Ondra Otradovec, Geert Van Poelvoorde, Matthieu Jehl e Samuele Pasi, è stato ribadito l’impegno «a chiudere l'operazione entro il periodo concordato ed essere operativa dal 1 luglio 2018». Inoltre: «I vertici di Arcelor Mittal hanno delineato gli impegni di carattere ambientale, industriale e sociale e si sono soffermati sulle credenziali impareggiabili dell'azienda come proprietario e gestore responsabile di Ilva, grazie alle sue expertise acquisite nella produzione di acciaio e alla sua esperienza sviluppata nella gestione e nel turnaround di impianti grandi e complessi assimilabili a Taranto».

Ancora: «Arcelor Mittal si è impegnata per un investimento totale di 4,2 miliardi di euro che comprende: più di 1,1 miliardi di euro in conto capitale per l'ambiente al fine di conseguire performance ambientali ottimali in aree cruciali, quali le emissioni nell'atmosfera e il trattamento delle acque; spese in conto capitale in ambito industriale superiori a 1,2 miliardi di euro, per recuperare la ritardata manutenzione e per effettuare un consistente programma di investimenti negli altiforni e negli impianti per la produzione di acciaio, come il rifacimento del rivestimento interno dell'altoforno n. 5; 1,8 miliardi di euro di corrispettivo per l'acquisizione. I piani industriale e ambientale saranno supportati da un forte impegno sociale, volto ad ottenere le migliori performance in termini di sicurezza, a sviluppare nuove capacità e competenze dei lavoratori di Ilva e alla costruzione di rapporti di cooperazione duraturi con le istituzioni locali e le comunità circostanti».

Infine, i vertici di Arcelor Mittal «hanno riaffermato la propria volontà e il loro auspicio di iniziare il prima possibile l'attuazione di questi piani ambientali e industriali per Ilva, in modo da agevolare in tempi rapidi il rilancio di quest'ultima e in maniera da offrire soluzioni tangibili alle legittime aspettative e preoccupazioni dei lavoratori e dei cittadini di Taranto, Genova, Novi e degli altri siti produttivi. I piani industriali e ambientali per Ilva hanno le loro radici nelle pluriennali esperienze di Arcelor Mittal e traggono spunto dalle più moderne e innovative tecnologie di processo e dalle più avanzate procedure ambientali».

Da parte sua il ministro Di Maio ha evidenziato: «Nei prossimi giorni continueremo ad approfondire questo dossier consapevoli che ci sono delle scadenze. Mi si chiede di risolvere in quindici giorni una questione rinviata per sei anni. Non abbiamo superpoteri ma ce la metteremo tutta».

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