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La vendita dell'Ilva è stata prorogata al 15 settembre

di Redazione

26/06/2018 Puglia

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La vendita dell'Ilva è stata prorogata al 15 settembre

 

È stata prorogata al 15 settembre la scadenza per la vendita dell’Ilva inizialmente prevista per il 30 giugno. Lo hanno deciso i commissari dell’azienda avvalendosi d’una clausola del contratto.

La ragione è inerente «l'opportunità di rendere ulteriormente disponibile uno spazio di confronto al servizio del raggiungimento dell'accordo sindacale».

L’acquirente, la multinazionale indoeuropea Arcelor Mittal, sarebbe d’accordo con la scelta. A cui probabilmente non è estranea la volontà del Governo di approfondire il dossier Ilva nelle mani del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio.

«Mi compiaccio della responsabilità espressa dai commissari dell’Ilva e prendo atto della loro volontà di avvalersi della proroga siglata nel contratto che porta al 15 settembre 2018 ogni scadenza senza ulteriori costi economici per lo Stato» ha dichiarato Di Maio. «Come ministro sto valutando ogni possibile impatto legato alle decisioni che dovrò prendere. Impatto in termini ambientali, sociali, economici e occupazionali. Per questo stiamo esaminando le oltre 23 mila pagine che ci sono state consegnate». Infine: «Ogni decisione sarà presa con responsabilità, non dimenticando che il Movimento 5 Stelle ha raggiunto a Taranto risultati straordinari con circa il 50% delle preferenze, risultati che intende onorare. I tarantini hanno il diritto di tornare a respirare, noi abbiamo il dovere di esaminare ogni pagina con la massima attenzione».

La proroga consente inoltre di disporre di ulteriore tempo per raggiungere l’intesa sindacale tra Arcelor Mittal e Fiom, Fim, Uilm, i sindacati metalmeccanici delle principali associazioni sindacali che a loro volta hanno siglato questa mattina con Confindustria Taranto un protocollo d’intesa sulle future relazioni industriali. Critico, invece, il predecessore di Di Maio, Carlo Calenda, che in un twitter ha paventato un costo del rinvio di «60/70 milioni di euro».

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