Gli eredi di Martino Scialpi continueranno la sua battaglia
di Redazione
12/06/2019 Società
Gli eredi di Martino Scialpi (nella foto), il sessantasettenne tredicista scomparso improvvisamente lo scorso 7 giugno, dopo che per trentotto anni aveva invano tentato di farsi riconoscere dal Coni una schedina vinta nel 1981 e giudicata veritiera con una sentenza dal Tribunale di Taranto, continueranno la sua battaglia. Lo fa sapere Guglielmo Boccia, avvocato di Scialpi dal 2013.
«Gli eredi del signor Scialpi vogliono che il Coni e la società Sport e Salute sappiano che non si arrenderanno mai, in quanto ritengono tali istituzioni responsabili moralmente della morte del proprio padre, imputando il suo decesso al malessere provocato dalle continue ingiustizie subite in questi anni, solo per avere difeso, sempre riponendo massima fiducia nei magistrati e nella giustizia, un diritto acclarato, avendo in mano la schedina originale di quella fatidica vincita del 1981» si legge in un comunicato diffuso dallo stesso legale.
I familiari di Scialpi hanno rinnovato «la massima fiducia nell'attività giudiziaria ed extra giudiziaria da me condotta in questi anni», evidenzia l'avvocato Boccia, che considera ciò «un motivo di grande orgoglio, nonché di privilegio, considerando il valore morale che oggi più che mai caratterizza il proseguimento della battaglia intrapresa in questi trentotto anni dal signor Scialpi». C'è una novità: la figlia dello sfortunato tredicista, Antonella Scialpi, avvocato, affiancherà Boccia nel contenzioso.
«È giusto che la controparte sappia che un membro della famiglia Scialpi continuerà l'opera unitamente alla mia persona» rileva il legale. Ciò «sia per una questione di carattere morale, sia per un obbligo giuridico». Infine: «Una decisione che mi dà ulteriore forza e coraggio in questo percorso che ci attende».
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Pietro Andrea Annicelli