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Il Festival a Polignano: un messaggio di speranza a chi arriva dal mare

di Redazione

15/07/2020 Spettacoli

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Il Festival a Polignano: un messaggio di speranza a chi arriva dal mare

 

Il Festival della Valle d’Itria porta il filo d’Arianna della 46a edizione a Polignano a Mare oggi alle 21.00 per un concerto alla Fondazione Museo Pino Pascali dedicato alle musiche che descrivono gli ambienti marini, i riflessi sulla superficie dell’acqua, le sfumature del blu e le relative influenze sull’animo umano.

Protagonisti del concerto il soprano Lidia Fridman, allieva dell’Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti di Martina Franca e grande rivelazione del Festival della Valle d’Itria 2019 per la sua interpretazione del ruolo di Ecuba nell’opera omonima di Nicola Manfroce, nonché il duo pianistico formato da Anastasia e Liubov Gromoglasova, quest’ultima anche pianista nel Trio Gioconda De Vito, ensemble in residence della Fondazione composto inoltre da Silvia Grasso (violino) e Gaetano Simone (violoncello). Si tratta di artisti che collaborano stabilmente con la Fondazione Paolo Grassi o hanno iniziato la loro carriera grazie alle iniziative del centro di cultura martinese.

Il programma della serata annovera le seguenti composizioni: Richard Wagner (1813-1883): Der fliegende Holländer, ouverture (trascrizione per due pianoforti di Claude Debussy); Jules Massenet (1842-1912): “Ô frêlecorp” da Ariane; Aleksandr Skrjabin (1872-1915): Sonata per pianoforte n. 2 in Sol diesis minore, Op.19 “Sonata Fantasia”; Marco Sinopoli (1985): L’ombra della luce, per soprano e trio (commissione della Fondazione Paolo Grassi); Maurice Ravel (1875-1937): “Une barque sur l’ocean” da Miroirs; Claude Debussy (1862-1918): La Mer (arrangiamento per due pianoforti di André Caplet).

Franco Punzi, presidente del Festival: «Il Festival della Valle d’Itria arriva sul mare e non deve sembrare un fatto curioso: con questo concerto vogliamo dare la nostra solidarietà ai popoli che pagano i dolori della guerra, della miseria e che vengono sulle nostre coste affamati, ma desiderosi di realizzare la propria vita. Con la musica eseguita in un luogo così simbolico, vogliamo provare a lanciare un messaggio di speranza a coloro che arrivano».

Nella foto: Liubov e Anastasia Gromoglasova, per gentile concessione Festival della Valle d'Itria.

 

 

 

 

 

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