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Salvini tra i fischi sproloquia, ma sbaglia chi ostacola la libertà di parola

di Redazione

17/07/2020 Politica

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Salvini tra i fischi sproloquia, ma sbaglia chi ostacola la libertà di parola

 

Inizia e finisce tra i fischi e gli improperi, Matteo Salvini, il modesto intervento d’inaugurazione della sede della Lega a Martina Franca in via Taranto. Giunto in ritardo, il leader leghista, scortato dal vice coordinatore Gianfranco Chiarelli e dal candidato alle regionali Giacomo Conserva, a stento è riuscito a parlare mentre fuori imperversava la contestazione dei militanti del movimento Martina non si Lega, antagonisti delle politiche oltranziste dell’ex ministro dell’Interno, controllati dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa.

La breve presenza di Salvini di politico ha avuto molto poco. Nel suo intervento, l’ex ministro ha appena sfiorato qualche argomento, tra un commento e l’altro in risposta ai rumorosi contestatori. Uno dei concetti più chiari: «Vinceremo anche in Puglia per una questione culturale. La differenza tra noi e loro è che se ci fosse un comizio del Pd in piazza, voi ve ne stareste tranquillamente al bar a prendere un caffè».  

Al termine del suo intervento Salvini ha presentato «il futuro vice presidente della Puglia», cioè Nuccio Altieri, candidato leghista alla presidenza prima della definitiva convergenza unitaria del Centrodestra su Raffaele Fitto, in passato leader di riferimento di Altieri. Non una parola, invece, per Giacomo Conserva. Alla fine, gli schiamazzi dei contestatori hanno sopravanzato anche l’acuto del Nessun dorma che ha salutato la ripartenza del capo nazionale della Lega.

La presenza di Salvini a Martina Franca è stata pessima: idee e concetti pochi e ben confusi tra retorica e propaganda dozzinali. Ma è stata pessima anche la contestazione. Sebbene il leader leghista con certe sue argomentazioni oltranziste istighi al dissenso rumoroso, il diritto di parola vale per chiunque.

 

Nella foto, contestatori di Salvini raggruppati all'estremità di via Taranto all'altezza dell'incrocio con via Petrarca e via delle Scienze controllati dalle forze dell'ordine. Fuori quadro, la contestazione alla nuova sede della Lega. 

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