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Direttore Pietro Andrea Annicelli

No al panico: attenti e responsabili

di Valerio Annicelli

20/10/2020 Le curve del Covid

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No al panico: attenti e responsabili

 

Inizia da oggi la collaborazione con Valerio Annicelli che già nella fase del lockdown proponeva dalla sua bacheca di Facebook dei grafici, elaborati su dati della Protezione civile, che aiutavano a comprendere l'evoluzione della pandemia in Italia e nei suoi diversi territori. Altrettanto ha ripreso a fare e Cronache Martinesi vi propone in esclusiva le sue riflessioni e le sue elaborazioni.

Oggi cominciamo a rappresentare i dati fondamentali, quelli che determinano le decisioni importanti, quelli che però non bisogna dimenticare mai che raccontano gli esiti di contagi avvenuti molto prima. Se rappresentiamo infatti i grafici dei decessi e delle terapie intensive, stiamo raccontando di quei contagi che si sono verificati molto tempo prima, ovvero di quella quota parte di contagi che si complicano dopo un tempo non univocamente determinabile e che in alcuni casi addirittura si trasformano in decessi.

Se dovessimo descrivere in una scala temporale qualitativa l’evoluzione di un contagio che porta al decesso, dovremmo dire che prima di tutto avviene il contagio, poi il contagio si manifesta, poi si complica, poi si complica gravemente fino a portare alla terapia intensiva e infine si arriva al decesso. Il lasso di tempo che passa da una condizione a quella successiva è molto variabile. Ma se volessimo dare un’idea, potremmo dire che parliamo di contagi che si sono verificati un mese o forse due prima degli eventi critici (terapia intensiva) o irrimediabili (morte). Non è neanche detto che si arrivi alla morte per Covid19 sempre passando dalla terapia intensiva, ma non voglio complicare un quadro che è impossibile descrivere in maniera esatta. Ed è per questo che la statistica ci viene in aiuto e ci fornisce strumenti per fare previsioni che spingono poi a intraprendere provvedimenti anche molto severi, ma purtroppo spesso necessari. Non entro nel merito dei provvedimenti perché oggi voglio spiegare solo come ci si arriva e non se siano giusti e sbagliati.
 
 
Ho preso un campione di regioni che rappresenti banalmente Nord, Centro e Sud Italia e sono andato ad analizzare in funzione della densità abitativa regionale gli andamenti delle terapie intensive e dei decessi. Osservando i due grafici di oggi sembrerebbe che la situazione sia completamente sotto controllo perché i valori sono molto più bassi dei picchi del lockdown. Tuttavia, se andiamo ad analizzare nei riquadri di ingrandimento quello che sta accadendo in questi giorni, capiamo abbastanza intuitivamente che quanto è rappresentato si avvicina preoccupantemente a quanto è avvenuto prima del lockdown nel giro di un mese anche se in maniera più omogenea dal punto di vista territoriale e con situazione più grave al sud rispetto a quanto avvenuto a marzo. Fortunatamente la pendenza delle curve per ora è ancora bassa ma c’è da attendersi che peggiorerà, sempre per la questione temporale della rappresentazione. In un certo senso il dato che proviene dal numero di nuovi casi giornalieri registrati, anticipa la tendenza che vediamo nei grafici rappresentati e oggi sappiamo tutti che stiamo viaggiando a ritmi di crescita del numero di contagi allarmanti, non tanto per il numero quanto per la tendenza al rialzo.
Armiamoci di pazienza e rispettiamo le regole. Ci attende un inverno lungo e insidioso.
 
* Valerio Annicelli è ingegnere presso Leonardo. Attualmente è responsabile dell’ingegneria industriale per i progetti degli aerei ATR42-600s e CR929 con la responsabilità di garantirne l'industrializzazione.

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