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Direttore Pietro Andrea Annicelli

Protocollo d'intesa tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil

di Redazione

26/06/2018 Oltre città

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Protocollo d'intesa tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil

Questa mattina un protocollo d’intesa è stato sottoscritto a Taranto da Confindustria Taranto, nella persona del presidente Vincenzo Cesareo, e dalla Cgil, Cisl, Uil territoriali rappresentante dai rispettivi segretari, Paolo Peluso, Antonio Castellucci e Giancarlo Turi. Ecco il testo integrale.

«Premesso che:

  • in data 9 marzo 2018 è stato sottoscritto un accordo fra Confindustria e le segreterie nazionali di Cgil, Cisl, Uil, con l’obiettivo di definire a livello interconfederale percorsi e linee di indirizzo per le relazioni industriali al fine di assicurare una governance equilibrata alla contrattazione collettiva ed alla bilateralità;
  • ­in detto accordo, che qui si intende integralmente recepito, sono stati trattati, in particolare, i seguenti temi:
  • la democrazia e la misura della rappresentanza;
  • i principi per regolare assetti e contenuti della contrattazione collettiva;
  • gli ambiti delle relazioni industriali e della contrattazione, quali: il welfare, la formazione e le competenze, la sicurezza sul lavoro, il mercato del lavoro e la partecipazione;
  • in data 13 febbraio 2018 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa fra Confindustria Puglia e Cgil, Cisl, Uil Puglia, con l’intento di rendere sistematiche le relazioni industriali finalizzate allo sviluppo e al miglioramento della competitività del sistema economico e occupazionale pugliese e di avanzare, su specifici argomenti, dettagliate proposte di merito da portare al confronto con le istituzioni pubbliche e con gli altri attori della società civile;
  • in detto protocollo, che qui si intende integralmente recepito, sono stati evidenziati, in particolare, i seguenti temi:
  • rapporto energia-industria-ambiente-sicurezza;
  • crisi aziendali: come gestirle e anticiparle;
  • start up innovative: opportunità di consolidamento e crescita;
  • infrastrutture digitali e logistiche;
  • Piano nazionale e eegionale Impresa 4.0;
  • turismo, agroindustria e industria creativa. 

Considerato che le parti intendono ribadire, nell’ambito dell’accordo nazionale e del protocollo regionale più sopra richiamati,

  • la centralità della questione industriale, e più in particolare il tema della competitività delle imprese, i processi di trasformazione in atto nella manifattura e nell’economia in generale sia al fine di consolidare l’industria esistente sia per progettare interventi di qualità e investimenti in settori moderni e tecnologicamente avanzati per un’impresa sostenibile;
  • la necessità di incentivare i processi di ristrutturazione aziendale, anche attraverso un utilizzo efficace degli ammortizzatori sociali e dei percorsi formativi connessi finalizzati alla riqualificazione dei lavoratori. Si tratta di perseguire l’obiettivo di favorire l’economia del territorio e l’occupazione puntando su un sistema produttivo integrato che si fondi sul rilancio di un’industria rispettosa dell’ambiente, internazionalizzata, innovativa e dinamica, che metta a frutto tutte le potenzialità della intera provincia;
  • l’esigenza di investire in un sistema territoriale di politiche attive del lavoro e di qualificazione delle competenze, come uno dei capisaldi per il miglioramento della competitività delle imprese e del sistema produttivo territoriale nel suo complesso. Si tratta di sviluppare un approccio capace di mettere insieme i molteplici fattori di contesto che dovrebbero governare l’incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, i percorsi di formazione e di riqualificazione professionale, gli interventi di attivazione e le transizioni interne al sistema educativo e al mondo del lavoro;

considerato, altresì, che le parti intendono: 

  • tracciare percorsi e modalità innovativi nel campo delle relazioni industriali, imprimendo loro un carattere autorevole, dinamico e qualificato ed al passo con i tempi e con l’evoluzione del mercato per contribuire a definire principi di indirizzo su questioni di comune interesse, in vista di ulteriori concrete intese;
  • intervenire prioritariamente, nell’ ambito delle linee programmate dal protocollo sottoscritto in sede regionale, su alcuni ambiti che qui di seguito vengono richiamati: questione Ilva, con tutto quello che contempla in termini di contrattazione delle parti in corso al Mise e con la definizione degli assetti occupazionali e produttivi futuri; processi di ambientalizzazione, bonifica e ammodernamento dello stabilimento;
  1. coinvolgimento e valorizzazione delle imprese che insistono sul territorio con i rispettivi dipendenti anche negli scenari produttivi futuri che si andranno a delineare con la nuova proprietà dell’ILVA, anche attraverso la proposizione di nuovi progetti nell’ambito dell’economia circolare;
  2. azioni comuni da intraprendere all’interno del Cis, con particolare riferimento all’applicazione dell’ 9 dello stesso Contratto istituzionale. Le parti si impegnano, altresì, a promuovere l’applicazione di quanto definito nell’art. 9 presso altri enti o pubbliche amministrazioni;
  3. implementazione di attività di ricerca e sviluppo, volte a favorire il reinsediamento industriale con particolare attenzione alla compatibilità ambientale e allo sviluppo sostenibile, da garantire attraverso il rafforzamento del dialogo sociale e la promozione di piattaforme territoriali;
  4. innalzamento dei livelli di qualificazione dei giovani e della loro occupabilità, da perseguire sia attraverso un miglioramento della qualità dell’offerta formativa, sia per il tramite di un utilizzo corretto degli strumenti per l’apprendimento duale. Occorre valorizzare i percorsi di qualità dell’alternanza scuola lavoro, adottando una negoziazione integrata che favorisca il coinvolgimento delle rappresentanze confederali e aziendali dei lavoratori nella definizione di questi percorsi. Inoltre bisogna potenziare l’utilizzo degli apprendistati formativi (I e II livello), promuovendo nel territorio attività di co-progettazione tra istituzioni formative (scuole, enti di formazione, Its, enti bilaterali, università e alta formazione) e imprese;
  5. implementare le attività di contrattazione della formazione continua, anche attraverso il miglioramento della contrattazione di secondo livello. Occorre utilizzare in modo efficace i fondi interprofessionali, in particolare Fondimpresa, anche in coordinamento con il resto dell’offerta territoriale di formazione per gli adulti, nell’ottica dello sviluppo di un sistema integrato territoriale dell’apprendimento permanente, potenziare gli strumenti per la certificazione delle competenze che vengono acquisite negli ambiti dell’apprendimento formale, non formale e informale;
  6. rafforzare la contrattazione di secondo livello legata alla partecipazione e al welfare Si tratta di sperimentare modalità di coinvolgimento dei lavoratori nei modelli organizzativi per concorrere alla competitività delle imprese e alla valorizzazione del lavoro. Inoltre occorre favorire la promozione nelle imprese di interventi di welfare a favore dei lavoratori che devono mantenere una natura integrativa rispetto al welfare pubblico;
  7. implementazione degli investimenti, con particolare riguardo alla valorizzazione di alcuni strumenti specifici già individuati per Taranto quali Cis, Patto per la Puglia, l’Accordo di programma per l’area di crisi industriale complessa e la Zes;
  8. attuazione e monitoraggio dei Protocolli. 

Tutto ciò premesso, le parti si impegnano a:

  • avviare un confronto permanente, puntuale e scadenzato per concorrere alla definizione delle priorità più sopra richiamate, di quelle altre che eventualmente si andranno a configurare ulteriormente nel prosieguo ed all’avvio di nuove strategie di politica industriale, anche alla luce dei contesti politici ed istituzionali in profonda evoluzione;
  • costituire un coordinamento per interloquire, sulla base di scelte concordate, con le istituzioni, locali e nazionali, al fine di confrontarsi sulle tematiche più urgenti e di visione dello sviluppo economico, anche alla luce dei documenti prodotti in sede nazionale dalle rispettive confederazioni nazionali delle parti;
  • favorire il coinvolgimento di altri soggetti, associazioni datoriali, enti ed istituzioni sui temi di carattere economico di natura trasversale al fine di individuare ogni strategia utile ad affrontare in modo unitario le problematiche del territorio provinciale;
  • individuare una sede che conferisca al confronto un profilo istituzionale;
  • avvio e costituzione di una rete permanente tra i diversi attori istituzionali che operano nei settori della conoscenza (scuola, formazione professionale, università, alta formazione, ricerca) con l’obiettivo di elaborare percorsi formativi condivisi nell’ottica della digitalizzazione, di industria 4.0 e dei nuovi lavori;
  • strutturazione di un osservatorio del mercato del lavoro che monitori gli ambiti del lavoro nella duplice angolazione delle imprese e dei lavoratori, in grado di fornire un supporto conoscitivo scientifico per le iniziative da assumere attraverso forme di comunicazione mirate;
  • pianificazione delle iniziative congiunte da assumere, conferendo priorità ai temi della tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro».

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